Roma, Salvini chiude il centro d’accoglienza visitato da Bergoglio: sindacati, e residenti protestano
(Repubblica) – “Castelnuovo di Porto resta umana e si schiera dalla parte dei rifugiati”.
Un presidio permanente dal mattino e una marcia silenziosa, alle 17, dalla Chiesa di Santa Lucia fino al Cara per esprimere solidarietà ai bambini e ai giovani richiedenti asilo che verranno trasferiti a breve per effetto del decreto Salvini.
Ma anche per testimoniare la vicinanza ai dipendenti del centro d’accoglienza a rischio licenziamento per l’annunciata chiusura della struttura. Il passaparola è girato veloce mobilitando associazioni, sindacati, gruppi parrocchiali e residenti da anni impegnati in attività di inserimento e inclusione sociale dei migranti.
E si mobilitano anche molti ragazzi delle scuole che da un giorno all’altro non vedranno mai più i loro compagni approdati nel comune sulla Tiberina dopo essere scappati da guerre e violenze.
La brutta notizia arrivata all’indomani della partecipazione gioiosa e festosa di tanti giovani rifugiati alla corsa antirazzista di Miguel che sta creando una catena di solidarietà attorno al Cara, visitato nel marzo 2016 da papa Francesco, ai suoi ospiti e ai suoi lavoratori.
Da ieri il sito del Comune è stato tempestato da molte dichiarazioni di protesta contro la serrata mentre martedì 22 gennaio scatteranno le prime manifestazioni.