Scontro Francia-Italia, Grimoldi: “Dovevamo espellere ambasciatore francese”
Si è riaperto lo scontro tra Francia e Italia. Questa volta il caso diplomatico è scoppiato per le parole di Di Maio che ha accusato Macron di portare avanti ancora il “colonialismo in Africa” determinando così un flusso migratorio verso l’Europa.
L’ambasciatrice italiana a Parigi è stata convocata dal governo e di fatto così è stata ufficializzata la “rottura diplomatica”. Ma adesso arrivano le reazioni dell’alleato di governo dei Cinque Stelle, la Lega: “Se la Francia si permette di convocare il nostro ambasciatore a Parigi solo per le battute delle ultime ore del vicepremier Di Maio allora noi, in proporzione, quando Macron e i suoi ministri la scorsa estate rovesciavano insulti e offese sul nostro Governo avremmo come minimo dovuto espellere il loro ambasciatore a Roma”, ha affermato Paolo Grimoldi, vice presidente della Commissione Esteri della Camera e deputato della Lega.
Grimoldi ha poi ricordato anche gli attacchi da parte della Francia all’Italia negli ultimi mesi: “Vorrei ricordare che a luglio il presidente francese Macron sentenziava che il Governo italiano aveva un atteggiamento cinico e irresponsabile chiudendo i suoi porti alla nave Aquarius della ONG Sos Mediterranee, peraltro una ONG franco-tedesca, e che i suoi ministri insultavano il nostro Governo, anche con espressioni come ’vomitevolè. E vogliamo ricordare come si sono comportati i francesi a Ventimiglia e a Bardonecchia con le incursioni di uomini della loro gendarmeria armati oltre il nostro confine?”.
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