Prodi contro i sovranisti: โ€œNon sono capaci di risolvere i problemiโ€

Romano Prodi torna a parlare di Europa, di Unione europea e di sovranismo. Intervistato da La Stampa, lโ€™ex presidente del Consiglio e della Commissione europea traccia un bilancio dellโ€™Europa e delle prossime elezioni europee.

Secondo il Professore, lโ€™unica possibilitร  per gli Stati europei รจ unirsi in un destino comune, appunto lโ€™Ue, che dovrebbe sfidare le superpotenze mondiali.

โ€œSiamo dentro una globalizzazione che ci stringe. A questo punto il nostro destino di europei somiglia a quello degli Stati italiani nel Rinascimento: se non ci mettiamo assieme scompariamo dalla carta geograficaโ€, spiega Prodi. Ma per farlo, lโ€™Europa deve passare indenne dalle elezioni europee del prossimo maggio. E Prodi sa benissimo che questa tornata elettorale puรฒ segnare definitivamente il destino del Vecchio Continente.

Elezioni che secondo il Professore devono riunire tutti, dal centrodestra al centrosinistra: โ€œGuai se non troviamo almeno un momento di unitร  simbolica. Il presidente del Parlamento europeo Tajani ha condiviso lโ€™idea della bandiera, cosรฌ come Carlo Calenda che si sta spendendo per una iniziativa elettorale per lโ€™Europa. Ci sono momenti nei quali una scelta puรฒ avviare un processo che segna il nostro futuro: le prossime elezioni Europee sono destinate a richiamare in un contesto piรน ampio quelle del 1948 in Italia. Chiamano in causa il nostro destino. E ancor prima che essere anti-sovranisti e anti-populisti, dobbiamo essere per lโ€™Europaโ€.

E secondo Prodi, i sovranisti sono il vero grande problema del futuro dellโ€™Unione europea: โ€œI sovranisti e i populisti non saranno mai in grado di risolvere neppure i problemi che loro stessi denunciano โ€“ spiega a La Stampa -. Prendiamo la questione dei migranti. Il sovranismo non permetterร  mai, mai, mai un minimo di accordo. Quella dell'โ€aiutiamoli a casa loroโ€ รจ una menzogna. Non sono in grado e non vogliono attivare nessun piano organizzato in favore dellโ€™Africa, magari con Cina e Stati Uniti. Servono volontร  e forti risorse: proprio ciรฒ che loro non destinano a questi obiettiviโ€.

E sul tema dei migranti, Prodi insiste: โ€œSiamo davanti ad unโ€™assurda crudeltร . Crudeltร  perchรฉ non si รจ mai vista tanta indifferenza. Non cโ€™รจ il senso del valore della vita umana. Un atteggiamento del quale non si vede la fine poichรฉ la migrazione รจ sottoposta ai calcoli elettorali. I sovranisti vogliono โ€˜dare una lezione per vincere le elezioniโ€™. Lโ€™unica possibilitร  di uscirne รจ un risveglio dellโ€™anima umana. รˆ assurdo: tutti giocano con le distinzioni giuridiche, differenziando i rifugiati da quelli che muoiono di fame o da quelli che vengono picchiati o seviziati. Riguardo al fatto che questo possa essere un deterrente per altri migranti, non si tiene conto di quanto i trafficanti dicono loro nel momento nel quale li spingono sui gommoniโ€.

Il problema รจ che questa โ€œassurda crudeltร โ€ รจ nata da quando la Libia si รจ trasformata in un caos. E questo caos รจ stato in gran parte dovuto proprio a quellโ€™Europa che lโ€™ex presidente della Commissione europea difende. La Libia di Muhammar Gheddafi esisteva e garantiva lโ€™assenza di flussi di disperati. Ora, grazie soprattutto alla Francia, la situazione รจ decisamente peggiorata. E da anni, la Libia รจ un inferno cui lโ€™Italia e la comunitร  internazionale stanno cercando di porre rimedio.

Ma per Prodi โ€œancora una volta le divisioni europee stanno pesando: ognuno fa i suoi giochini. Fornendo appoggio a questa o a quella fazione. Promuovendo inutili Conferenze internazionali. Continuando il gioco delle influenze, magari fatto anche con intelligenza, con le arti della diplomazia, ma senza il respiro di un dialogo che prepari la pace nellโ€™ unico modo possibile: mettendo attorno a un tavolo tutte le tribรน libicheโ€. Forse quando parla di inutili Conferenze, Prodi si riferisce a quella di Palermo. Che sarร  stata anche non esaustiva, ma almeno ha dato un primo segnale che qualcosa potesse cambiare. Di certo quellโ€™Europa che difende ha fatto molto di meno.

il giornale.it


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