Le Iene gli portano un ex dipendente nigeriano, il padre di Renzi lo insulta: “Faccia di m…”
Le Iene tornano dal papà dell’ex premier, che perde le staffe. “Abbiamo portato da Tiziano Renzi un suo ex lavoratore nigeriano, Omogui Evans, che deve ancora ricevere 90mila euro – si legge sul sito nell’anticipazione sul servizio di Filippo Roma che andrà in onda questa sera – Era stato proprio lui a dirci che avrebbe risposto dei debiti della Arturo srl. Ma di fronte al ragazzo, papà Renzi si è lasciato andare agli insulti: ‘Ci vediamo in tribunale… Ma stai zitto, faccia di m….’”.
Una scena che secondo gli autori della trasmissione di Italia 1, non sarebbe stata giustificata da nessuna “aggressione” mediatica: “Speriamo che Tiziano Renzi si ravveda e mantenga le promesse. Certo è che noi ‘Iene’ non molliamo, quando le vicende ci appassionano, le portiamo fino in fondo”, dice il giornalista Filippo Roma che, dopo l’incontro di un mese fa, è tornato dal padre dell’ex premier per chiedergli “di onorare l’impegno” preso proprio con la trasmissione di Italia 1. ”Tutti quelli che hanno da avere da Arturo vengano da noi, si facciano
vedere, finalmente pagherà chi deve essere pagato”, aveva infatti spiegato Tiziano Renzi nella ‘puntata precedente’ a quella che andrà in onda questa sera. “E noi quindi lo abbiamo messo vis a vis con l’ex lavoratore”, spiega Roma. “Omoigui Evans distribuiva i giornali per conto della società Arturo e deve ancora ricevere 90mila euro. La scorsa volta Renzi ci aveva detto che lo avrebbe pagato, noi lo abbiamo preso alla lettera – racconta ancora la ‘iena’ – Evans non porta solo i giornali, è anche un musicista, e ha scritto una canzone dedicata a Renzi, ‘Io ballerò’. Quando ha visto Evans con il bongo che cantava e ballava però Renzi ha perso le staffe. Era così arrabbiato che ce ne siamo dovuti andare”. D’altra parte, ammette Roma, “questi soldi lui non li deve dal punto di vista giuridico, resta un obbligo morale. Un doppio obbligo morale, visto che l’impegno l’aveva preso anche con gli spettatori”. Il prossimo passo? “Vediamo, non lo so ora che succede. L’unica certezza è che le iene non mollano mai…”.