Ufficiale, Le Pen ora cala l’asso: un italiano pronto a sfidare la Ue
Marine Le Pen ha scelto: la lista del Rassemblement National sarà guidata dal giovane Jordan Bardella, la cui madre è italiana.
Un nuovo protagonista della politica continentale si affaccia così su un palcoscenico, quello delle elezioni europee, che i sovranisti francesi vogliono utilizzare pure per svecchiare la propria classe dirigente, oltre che per mettere Emmanuel Macron alle strette, arrivando, magari, alle elezioni anticipate. Bardella, nonostante i ventitré anni, sembra un politico piuttosto navigato. Conviene fare attenzione, insomma, nel bollare il ragazzo, pensando che si tratti solo di una “figurina elettorale”.
Fino a qualche settimana fa, la scelta del giovane italo – francese come capolista rappresentava solo un’ipotesi. Poi, come ha raccontato Le Monde, è arrivata l’ufficialità del direttivo ristretto dell’ex Front National, che ha così avallato la proposta avanzata da Marine Le Pen. A Bardella, quindi, è stato assegnato il compito di guidare la riscossa dopo la doppia sconfitta delle presidenziali e delle legislative. I populisti francesi, non solo con la leadership interna di Marion, ci hanno abituato a scelte di questo tipo. La gerontocrazia, insomma, non è di casa a Nanterre, dove si studia il percorso da seguire per stappare spumante la sera del 29 maggio, quando si conosceranno i risultati.
La situazione sembra favorevole: i sondaggi dicono che il Rassemblement Nationa è in testa. I gilet gialli stanno coadiuvando la vittoria dei frontisti, ma c’è un dettaglio che potrebbe far saltare il banco. Alain de Benoist, all’interno di questa intervista, ha segnalato come la costituzione di un cartello elettorale attorno ai manifestanti francesi possa compromettere il trionfo lepenista. Dividere il fronte oggi, in sintesi, rischierebbe di fornire un inaspettato assist a Macron, che dovrebbe confrontarsi con tre distinte formazioni politiche: quella della Le Pen, quella di Mélenchon e quello, tutto in potenza, fondato dai gilet gialli. Non converrebbe a Marinee, a ben guardare, non converrebbe neppure a chi sta protestando in piazza. Le rivendicazioni necessitano di un’affermazione solida e quanto più unificata possibile.
Bardella, da par suo, dovrà cercare d’intercettare lo scontento delle generazioni a lui prossime. Il giovane capolista proviene dall’esperienza militante e ha dichiarato d’ispirarsi a Matteo Salvini. Pare che i due, almeno stando a quanto si legge sul quotidiano citato, abbiano stretto dei “legami”. Jordan, questo pare ovvio, non avrebbe alcuna difficoltà, e anzi magari alimenterebbe, quel processo teso a far sedere vicini tutti i populisti d’Europa che siederanno a Bruxelles.
Marine Le Pen vuole che il partito che guida si liberi, in maniera definitiva, dalle scorie del passato. Per far sì che questo accada, la figlia di Jean Marie ha delegato parte del progetto a un italo – francese neppure venticinquenne.