Fraccaro: ‘Ci siamo: la prima settimana di febbraio l’Aula del Senato inizierà ad esaminare il disegno di legge per il taglio del numero di deputati e senatori’
“Ci siamo: la prima settimana di febbraio l’Aula del Senato inizierà ad esaminare il disegno di legge per il taglio del numero di deputati e senatori! Si tratta di una riforma epocale che eliminerà 345 parlamentari, farà risparmiare alla collettività mezzo miliardo a legislatura e, soprattutto, consentirà alle Camere una maggiore efficienza nell’iter di approvazione delle leggi. È un momento di svolta per il nostro Paese che segna il passaggio dalla Seconda Repubblica alla Terza, quella dei cittadini”.
Lo scrive il ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, su Facebook
“Finalmente l’Italia, Paese con il più alto numero di rappresentanti eletti, si potrà allineare al resto d’Europa. Vogliamo rendere le istituzioni piu efficienti e legittimate, riducendo radicalmente i costi di funzionamento a vantaggio di una maggiore capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini,” spiega.
“Il M5S” conclude il ministro “mantiene le promesse: tra due settimane si inizierà a discutere della riduzione del numero di deputati e senatori, le Camere dimostreranno ai cittadini la propria capacità di autoriformarsi e di essere sempre più il centro della decisione politica. Il 2019 sarà davvero l’anno del cambiamento”.
Il vicepresidente di turno di Palazzo Madama, Ignazio La Russa, ha annunciato che il disegno di legge costituzionale per il taglio del numero dei parlamentari sarà all’esame del Senato dal 5 al 7 febbraio.
Sabato scorso Di Maio, parlando ad un comizio elettorale a Cagliari, aveva preannunciato che il ministro Fraccaro avrebbe a breve portato in Parlamento la riforma che taglia 345 parlamentari della Repubblica:
” Prima dell’estate, questa legge e quella sul referendum propositivo saranno approvate. Così riduciamo di un terzo i parlamentari e creiamo uno strumento per approvare le leggi senza più dipendere dai politici,” aveva detto Di Maio.