È giusto sparare a chi entra in casa: condividete se siete d’accordo con il ministro Bongiorno!
E’ giusto sparare a chi entra in casa”. E’ quanto sostiene, durante un’intervista ad ‘Agorà’ su Rai 3, il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, rilanciando una delle battaglie storiche della Lega, quella sulla legittima difesa.
“Uno che vive da solo e sente dei passi – ipotizza il ministro – ha la freddezza per fare un’indagine notturna e capire se chi cammina lo fa per rubare un oggetto o per uccidere?”. Interpellata dalla conduttrice, che a quel punto le ha chiesto se fosse giusto o meno sparare, Bongiorno ha risposto convinta: “Secondo me, sì”. “Chi sta dentro casa e sente dei rumori non può fare indagini, può difendersi”, dichiara il ministro, “nell’incertezza si può difendere”, ribadisce, sostenendo che “chiunque entri in casa altrui per rubare o per uccidere ne accetta le conseguenze”.
Sul tema della legittima difesa oggi è intervenuto anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. “Vogliamo cambiare la legge, sta nel contratto di governo – ha assicurato il guardasigilli, ospite de ‘L’aria che tira’ su La7 – C’è la volontà di migliorare la legge esistente, che è già una buona legge. Stiamo lavorando per avere un testo equilibrato”. Facendo riferimento a quanto denunciato ieri in commissione al Senato dal presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Francesco Minisci – che a proposito dei testi di riforma della legittima difesa ha parlato del rischio di “giustizia fai da te” e di “legittimare l’omicidio” – Bonafede ha invece sostenuto che “il presidente dell’Anm ha tutto il diritto di esprimere le sue perplessità ma quella frase è generica e non dice nulla del testo”.
In merito al recente scontro tra Salvini e Anm, infine, il guardasigilli ha ricordato che “sulla legittima difesa non ha competenza il ministero dell’Interno”.