Alloggi popolari per avere voti in cambio. L’assessore non la passa liscia e resta ai domiciliari.
Si tratta dell’ ex assessore di Lecce. Dopo essere stato indagato finisce ai domiciliari e giudice respinge libertà.
Si tratta di Attilio Monosi, di professione commercialista. La sua richiesta di ritornare a svolgere la professione è stata respinta dal giudice.
Leggiamo da Il Giornale:
Secondo la Procura di Lecce, stando alle indagini, Attilio Monosi sarebbe stato al vertice di una vera e propria associazione a delinquere che avrebbe gestito le case popolari con l’intento di ottenere un tornaconto elettorale.
Monosi aveva chiesto la libertà per poter tornare a svolgere la sua professione di commercialista, ma la richiesta è stata rigettata dal tribunale del riesame.
Nei prossimi giorni si saprà la data dell’udienza preliminare nei riguardi dell’ex consigliere e di altri quarantasei indagati tra cui numerosi politici, dirigenti e residenti del quartiere Stadio di Lecce.
Una carriera venduta per avere voti alle elezioni amministrative. Un tornaconto che però non è servito a nulla vista la fine della vicenda.
Fonte: ilgiornale