Rimini, espulso magrebino irregolare: alto rischio radicalizzazione
La questura di Rimini ha emanato un ordine di espulsione dal territorio italiano per un 37enne di nazionalità marocchina detenuto, fino a ieri, nel carcere cittadino.
Trasportato presso il Cpr di Torino, l’uomo si trova ora in attesa di esecuzione dell’ordinanza. La motivazione addotta è un elevato rischio di radicalizzazione islamica, derivato anche da una serie di informazioni fornite agli inquirenti da parte degli agenti della penitenziaria.
Il marocchino era irregolare da almeno 22 anni nel nostro Paese, un lungo periodo di tempo nel quale si è dedicato ad attività criminali di vario tipo, dallo spaccio di droga, fino ad arrivare a furto, ricettazione e resistenza e minacce a pubblico ufficiale. La lunga lista di crimini commessi ha portato il 37enne a trascorrere complessivamente almeno 10 anni dietro le sbarre dei carceri di varie città, come Milano, Parma e, dallo scorso luglio, anche Rimini. Le sue inclinazioni verso l’estremismo islamico e l’Isis hanno portato le autorità a richiedere una maggiore attenzione nei suoi confronti. Ecco perché le sue abitudini quotidiane sono state sottoposte ad attento vaglio, alla ricerca di quei segnali di pericolo che sono poi effettivamente emersi. Come riportato da “ParmaToday”, si parla anche di un forte “stato di supremazia” sugli altri detenuti, che vivevano il rapporto giornaliero con lui in un evidente “stato di soggezione”.
Da quando è finito dietro le sbarre del carcere di Rimini nello scorso luglio, il 37enne ha accumulato numerose altre denunce a causa del suo comportamento violento, sia contro gli altri che contro sé stesso. Numerosi gli atti di autolesionismo di cui si è reso protagonista, tra cui anche il tentativo di asportazione di un testicolo.
La scarcerazione era prevista per il prossimo aprile, tuttavia è stata anticipata a domenica, in seguito ad un’ordinanza emessa dal giudice. Inutile la sua richiesta di poter far ritorno a Parigi in quanto cittadino francese, come da lui dichiarato, che è stata rispedita rapidamente al mittente. Le numerose segnalazioni da parte degli agenti di polizia penitenziaria che avevano avuto a che fare con lui, non sono rimaste inascoltate. Dopo esser stato condotto presso gli uffici della questura, in seguito alla scarcerazione preventiva, per lui è arrivata la cattiva notizia. Grazie ai risultati delle indagini condotte nei suoi confronti, il questore ha inoltrato una richiesta di espulsione dal territorio nazionale a causa dell’elevato grado di pericolosità sociale. Proposta che è stata accolta e sottoscritta dal prefetto, il quale ha ordinato di avviare l’iter di allontanamento.