Dl sicurezza, sindaco Pd smonta i ribelli: “Legge va rispettata sempre”
Maria Rosa Pavanello, presidente di Anci Veneto, sindaco di Mirano e iscritta al Pd dalla sua fondazione, si schiera contro i sindaci ribelli che non vogliono applicare il Dl Sicurezza.
“Un sindaco è tenuto ad applicare e a far rispettare la legge anche quando non la condivide. E questo un elemento che sta alla base del ruolo di sindaco e che è alla base dell’architettura democratica ed istituzionale del nostro Paese. Il decreto sicurezza è una legge dello Stato e, quindi, i sindaci devono rispettarla. Naturalmente questo non significa che non si possano manifestare critiche o giudizi negativi, ma la legge lo ripeto va rispettata. E il nostro ruolo che ce lo impone e non potrebbe essere diversamente”.
Pavanello ha poi affermato che: “Il confronto e non la disobbedienza è alla base della dialettica democratica per questo condivido le parole del presidente Decaro che ha invitato alla costituzione di un tavolo per cercare con il dialogo di trovare delle eventuali soluzioni condivise e correttivi al decreto”.
Per la presidente dell’Anci Veneto, il problema non deve essere affrontato come una battaglia politica, ma bisogna guardare all’interesse dei Comuni e dei sindaci che ogni giorno si trovano a dover fronteggiare la gestione dei migranti e della sicurezza. “In passato i sindaci sono stati lasciati soli nella gestione dell’emergenza immigrazione che non era di loro competenza, ma che purtroppo è stata scaricata senza mezze misure sui Comuni e di conseguenza sui territori e sulle comunità con il rischio concreto di tensioni sociali”, ha detto la Pavanello.
Parole che arrivano come una doccia gelata nei confronti della sollevazione dei sindaci e che riaffermano un principio di diritto imprescindibile: la legge va applicata. Un concetto già ricordato anche da illustri costituzionalisti e che dovrebbe essere sempre tenuto presente da chi è a capo non di una lista o di un partito ma di una pubblica amministrazione.
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