Arriva la stangata anti-furbetti. Niente reddito a chi … tutte le novità a partire da oggi.
Arriva la stangata anti-furbetti. È una delle novità contenute nella bozza della misura bandiera del Movimento Cinque Stelle. Tutto questo per impedire che un lavoratore si licenzi per poter ottenere il sussidio e, magari, poi continuare in “nero” la sua opera.
La bozza del decreto sul Reddito prevede che non avranno accesso al sussidio «i nuclei familiari che abbiano tra i componenti soggetti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni», fatti salvi ovviamente i casi di giusta causa. Una norma ad hoc, poi, sarà inserita per evitare le separazioni o i divorzi di comodo.
«I coniugi», si legge nella bozza del provvedimento, «permangono nel medesimo nucleo anche a seguito di separazione o divorzio, qualora continuino a risiedere nella stessa abitazione».
Dunque, fin quando saranno sotto lo stesso tetto due persone anche se separate o divorziate saranno considerate, ai fini del Reddito di cittadinanza, come marito e moglie.
Un altro paletto anti-furbetti, poi, riguarda i figli. La si potrebbe definire una sorta di clausola “anti-bamboccioni”. Per impedire che i figli si stacchino dai nuclei familiari per incassare il reddito andando a vivere da soli ed evitando così che il reddito dei genitori inibisca l’accesso a quello di cittadinanza, la norma prevede che un figlio maggiorenne è considerato comunque a carico della madre e del padre se ricorre anche solo una di tre condizioni.
Il Reddito di cittadinanza non sarà erogato ai detenuti, e a chi si trova ricoverato in strutture di cura i cui costi sono completamente a carico dello Stato.
Novità anche sulla quota mensile che non sarà di 780 euro, ma di 500 euro. Funzionerà come una integrazione al reddito. Se, per esempio, le entrate mensili sono di 200 euro, si aggiungeranno solo altri 300 euro.
A 780 euro arriverà soltanto chi deve pagare un affitto e non è un proprietario. In questo caso verrà riconosciuto un contributo fino a 280 euro al mese.
Cosa ne pensate?
Fonte: Il Messaggero