Furia di Berlino per la manovra. “L’Italia salva grazie a Macron”
Dopo l’ok sulla manovra da parte dell’Unione Europea il governo si è lanciato in una vera e propria corsa contro il tempo per mettere le mani sull’approvazione finale della legge di Bilancio.
Ma sulla trattativa con Bruxelles emergono alcuni retroscena che spiegano come sono andate davvero le cose dietro le quinte. Secondo quanto ricostruisce la Stampa di fatto Roma si sarebbe salvata grazie a Macron. Un dirigente del ministero delle Finanze di Berlino che vuole restare nell’anonimato avrebbe detto: “È stato soprattutto il governo francese a chiudere un occhio nei confronti di Roma. Sullo sfondo delle ampie concessioni fatte da Emmanuel Macron al movimento dei gilet gialli e alle spese aggiuntive che queste comportano una bocciatura della manovra finanziaria del governo Di Maio-Salvini sarebbe stata difficile da giustificare”.
Parole queste che spiegano anche la virata di Moscovici, Commissario agli Affari Economici Ue, sulla manovra italiana. E a quanto pare la presa di posizone della Francia avrebbe rovinato i piani della Germania che invece avrebbe mantenuto la linea del rigore sull’Italia. E il direigente del Tesoor tedesco sull’Italia ha le idee chiare: “Con un debito pubblico al 130% resta comunque una mina vagante. Tanto vale abolire del tutto il patto di stabilità dei Paesi dell’Eurozona”. Parole di fuoco che lasciano intendere come lo scontro in Europa sia solo rimandato. Insomma siamo ancora nel mirino di Berlino. Il rigore è sempre dietro l’angolo..