Ecotassa, modello per modello quali auto verranno massacrate di più

Tassate tutte, o quasi. le tabelle circolate ieri relative alla Ecotassa lasciano ben pochi modelli ad alimentazione “tradizionale” (benzina o diesel) al di fuori del balzello. E anche la paventata penalizzazione di quelle a gasolio in realtà è una panzana: nel senso che i motori diesel di ultima generazione producono emissioni di CO2 in molti casi inferiori rispetto ai corrispondenti modelli a benzina. E dunque verranno tassate in misura inferiore.

Stando a quanto riporta il quotidiano “Il Tempo”, il listino auto verrebbe suddiviso in quattro fasce.

La prima è quella che include veicoli con emissioni di CO2 (g/km) da 161 a 175: tra queste ci sono il Fiat Doblò 1.6 Multijet Trekking da 95 cavalli e la Fiat Tipo 1.4 T-Jet da 120 cavalli, che emettono rispettivamente 162 e 163 grammi di anidride carbonica per chilometro percorso. Questa fascia subirebbe un’imposta di 1.100 euro.

Alla fascia successiva, tra 176 e 200 g/km si CO2, verrebbe applicata unaimposta di 1.600 euro: comprende vetture come la BMW X3 xDrive M4i, che emette 206 g/km, e la Jeep Compass 1.4 MultiAir 4Wd da 170 cavalli, che emette 190 grammi di CO2 per km.

Salendo a una fascia tra i 201 e i 250 g/km si trovano auto tipo la Land Rover Discovery Sport 2.0 Si4 Pure e la Maserati Levante V6 250cv diesel, che emettono ripettivamente 201 e 220 g/km e verrebbero tassate con una imposta di 2.000 euro.

L’ultima categoria, quella con emissioni superiori ai 250 g/km, subisce una imposta pari a 2.500 euro e include bolidi come la Aston Martin DB11V12Coupè e la Ferrari Berlinetta F12, che emettono 250 e 350 g7km di CO2. Ma per chi compera queste auto (che costano rispettivamente 188.000 e 277.000 euro) 2.500 euro in più non sono certo un problema.

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