Salvini non le manda certo a dire. A Rolling Stone gliele canta a suon di hashtag

Ora spunta anche il manifesto di Rolling Stone diretto dall’ultra-sinistro Massimo Coppola, con copertina arcobaleno e slogan “Noi non stiamo on Salvini”.

Il grido di battaglia è tutto radical chic: “Da adesso chi tace è complice”. Ma chi pensava che Matteo Salvini fosse rimasto in silenzio, si sbagliava di grosso.

Immediata e secca la risposta del leader leghista, nonché Ministro e vicepremier. Di seguito la sua replica:

“Attacchi ad personam da multimilionari radical chic. Attacchi strani, ma alcuni di questi mi piacciono e continuerò a seguirli.

Certo, gli appelli non vengono dagli operai, dagli studenti, dai pensionati e da chi vive nelle case popolari.

Qualcuno di questi multimilionari spalancasse le porte della propria mega villa e accogliesse a sue spese chi ritiene, io tiro dritto nel nome della sicurezza, dell’ordine, del controllo dei confini, della chiusura dei porti e all’apertura degli aeroporti per chi scappa davvero dalla guerra”.

E conclude con un’ironia sbalorditiva: “Se c’è qualcuno che se la vuol cantare e suonare hashtag #cantachetipassa e divertiamoci, perché la musica è sempre bella”.

Come lui stesso ha affermato, Salvini continuerà a fare il suo lavoro per applicare regole, leggi, diritti e sicurezza degli italiani. E noi gli auguriamo buon lavoro.

 

 

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