Il concerto di Natale interculturale. E in chiesa intonano โ€œBella ciaoโ€

Prima il coro dei bimbi sulle note natalizie, poi โ€œbella ciaoโ€ e le reprimende per โ€œla limitazione della libertร โ€ che stiamo vivendo โ€œin questo momento storicoโ€.

Potrebbe sembrare tutto normale, se ci trovassimo alla festa di Natale del circolo del Pd o in una vecchia casa del popolo. E invece si tratta di una normale domenica pomeriggio di dicembre nella parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesรน a Bologna. Due bandiere della pace a sinistra, lโ€™immagine della vergine a destra, il crocifisso al centro. Il gruppo di cantori degli adulti intona (in chiesa) lโ€™inno dei partigiani quando (forse) ci si attenderebbe solo un normale โ€œTu scendi dalle stelleโ€. E tutti applaudono.

Se ci fosse stato don Camillo di Giovannino Guareschi, a concerto concluso avrebbe chiesto al crocifisso cosโ€™ha provato nel trovarsi alle spalle di un coro che ha voluto infilare โ€œBella ciaoโ€ nella scaletta natalizia. โ€œGesรน, lo vedete fin dove siamo arrivati? โ€“ diceva don Camillo in uno dei celebri film allโ€™elezione di Peppone a sindaco โ€“ io le dico che un giorno verranno fin qui dentro e ci pesteranno sotto i piediโ€. Forse oggi ci siamo davvero arrivati.

Ieri sera nella parrocchia bolognese del quartiere Savena era in programma un โ€œconcerto coraleโ€ per il โ€œNatale piรน interculturale che ci siaโ€. E giร  il manifesto lasciava intendere (forse) il tono dellโ€™evento. A scaldare le corte vocali erano presenti il โ€œMikrokosmosโ€ (coro multietnico di Bologna), il โ€œCoro ad Maiora: la bottega della voceโ€, il โ€œcoro giovanile Bassi&co.โ€ e il โ€œMikrokosmos dei piccoliโ€. Direttore della serata: Michele Napolitano.

Bologna, in chiesa cantano โ€œbella ciaoโ€ al concerto di NatalePubblica sul tuo sito

โ€œSembrava tutto normale โ€“ racconta al Giornale.it una ragazza presente alla serata โ€“ prima ho sentito cantare i bimbi canzoni natalizie, poi รจ stato il turno degli adultiโ€. Ad un certo punto la โ€œsorpresaโ€. โ€œI coristi hanno intonato โ€˜Bella ciaoโ€™ โ€“ continua la testimone โ€“ e non mi sembra faccia proprio parte del repertorio di Nataleโ€.

Il video della performance partigiana (guarda qui) sta scatenando le piรน svariate reazioni. โ€œSono rimasta sconvolta e sconcertata โ€“ aggiunge la ragazza โ€“ รˆ pazzesco che in chiesa si mettano a intonare quelle canzoniโ€. Non solo. Perchรฉ a quanto pare โ€œil maestro del coroโ€ dopo aver โ€œparlato dei partigianiโ€ avrebbe anche โ€œutilizzato una allusione chiarissima: non ha citato lโ€™attuale governo, ma ha detto che ci troviamo in un momento storico dove si sta verificando una limitazione di libertร โ€. Il tutto con il Santissimo Sacramento poco distante.

Esplode immediata la polemica politica. โ€œI parroci โ€˜rossiโ€™ non sono certo una novitร  โ€“ attacca Umberto Bosco, consigliere comunale della Lega โ€“ ma, da quando Salvini ha compromesso gli interessi economici e ideologici di chi operava nellโ€™accoglienza indiscriminata, le cooperative rosse e quelle bianche hanno rinforzato il sodalizio contro il governo in carica. In questo modo pensano di allontanare lโ€™elettorato cattolico della Lega ma resteranno nuovamente delusiโ€.

Per lโ€™onorevole Galeazzo Bignami si tratta di โ€œuno schifoโ€ in una cittร  dove sempre piรน โ€œDio ti vede e Stalin ti senteโ€: โ€œNon starรฒ qui a ricordare le decine di preti ammazzati da partigiani che intonavano quella stessa canzone โ€“ dice al Giornale.it โ€“ Non starรฒ nemmeno a discutere sul significato politico di quella canzone. Ma ritengo inaccettabile che un canto di guerra e divisivo, connotato evidentemente e notoriamente da un significato politico, non dovrebbe essere intaonato in quel contesto e in questo momentoโ€.

Non รจ chiaro se parroco di Santa Teresa fosse a conoscenza della scaletta o se abbia solo messo a disposizione la chiesa (abbiamo telefonato alla parrocchia, ma il don non era disponibile e siamo in attesa di essere ricontattati). Resta perรฒ lโ€™inequivocabile video. E quel canto che stona col crocifisso costretto suo malgrado ad ascoltare.

il giornale.it


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