Di Pietro sta con Spataro: “Salvini doveva essere indagato per rivelazione di segreto d’ufficio”

Nella querelle tra Matteo Salvini e Armando Spataro, si inserisce Antonio Di Pietro.

L’ex magistrato, intervenuto ai microfoni di Rai Radio 2, ospite de “I lunatici“, ha commentato lo scontro tra il ministro dell’Interno e il procuratore capo di Torino, attaccando il leader della Lega: “Esprimo tutta la mia solidarietà a Spataro, offeso sul piano personale e professionale da un ministro che in questo caso non doveva essere solo ripreso ma anche indagato, messo sotto indagine per rivelazione di segreto d’ufficio. Salvini per farsi bello si è messo a sparare la notizia prima ancora che l’operazione finisse. Se lo fa uno al bar va bene, se lo fa il ministro dell’Interno è grave. Quando finisce una operazione in corso lo sa solo chi quell’operazione la sta conducendo. Siamo in una fase di indagini, c’è un rischio anche per coloro che quell’operazione la stanno facendo”.

L’affondo dell’ex presidente de L’Italia dei Valori continua così: “Ma la cosa più grave è politica. C’è una violenza istituzionale verso una persona e una istituzione che un ministro dovrebbe rispettare. Il Parlamento in un Paese normale sarebbe insorto, qui invece c’è un silenzio omertoso. In uno Stato di diritto, in un Paese democratico, non è accettabile un comportamento del genere”.

il giornale.it

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