Trump-Meloni, la richiesta USA che spacca l’Europa

Oggi, a Washington, si svolge un importante faccia a faccia tra il presidente statunitense Donald Trump e la premier italiana Giorgia Meloni, un appuntamento molto atteso che si tiene alle 18 ora italiana (le 12 locali). Quello tra i due leader rappresenta il primo incontro ufficiale dal ritorno di Trump alla Casa Bianca, e si inserisce in un contesto di tensione crescente tra gli Stati Uniti e l’Europa, in particolare dopo l’avvio della nuova offensiva commerciale americana dello scorso 2 aprile, caratterizzata dall’aumento dei dazi sulle importazioni dal Vecchio Continente.

Obiettivi ambiziosi di Meloni e il tentativo di riavvicinare Washington e Bruxelles

Giorgia Meloni è arrivata a Washington con un obiettivo ben preciso: convincere Trump a riaprire un dialogo più serrato con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. La premier italiana punta a creare un canale politico utile a raffreddare le tensioni commerciali e militari tra Washington e Bruxelles, che si sono così acuite negli ultimi mesi. La strategia di Meloni mira a rafforzare il rapporto tra Italia e Stati Uniti, convincendo la Casa Bianca ad adottare una posizione più favorevole alle esigenze europee, in particolare rispetto alle recenti misure protezionistiche americane.

Il programma della giornata prevede l’arrivo di Meloni alla Casa Bianca, dove sarà accolto nello Studio Oval. Seguirà un tradizionale scambio di battute con la stampa e alcune foto ufficiali, prima di passare a un pranzo riservato e infine al bilaterale, durante il quale si discuteranno argomenti di grande rilevanza internazionale.

La discussione sulla spesa militare e il sostegno americano

Uno dei temi centrali dell’incontro sarà la spesa per la difesa. Dalla Casa Bianca arrivano segnali chiari: gli Stati Uniti sottolineano l’importanza per Meloni di raggiungere il obiettivo del 2% del PIL destinato alla difesa. «Necessaria qualsiasi iniziativa» viene fatta trapelare da fonti americane, evidenziando quanto Washington consideri strategico il rafforzamento degli investimenti europei nel settore militare.

Inoltre, tra gli argomenti sul tavolo c’è anche la possibilità di un rafforzamento della cooperazione per fermare la guerra in Ucraina. Trump e Meloni paiono condividere l’obiettivo di contribuire a una risoluzione del conflitto e rafforzare il ruolo dell’Italia come interlocutore rilevante in ambito internazionale, considerata da Washington come un Paese forte nell’Unione Europea.

La proposta americana e le divisioni in Europa

Sul fronte europeo, è in atto un acceso dibattito sulle mosse degli Stati Uniti. Washington ha proposto una riduzione dei dazi commerciali in cambio di maggiori importazioni di gas liquido e armamenti. Questa strategia, che apparirebbe vantaggiosa per le multinazionali della difesa statunitense e per il settore energetico, sta tuttavia dividendo i paesi membri europei.

L’offerta americana prevede un incremento delle esportazioni di gas verso l’Europa fino a 150 miliardi di metri cubi, superando gli attuali 56,2 miliardi, e un aumento degli acquisti di armi, in un momento in cui il mercato bellico europeo è già molto dipendente dall’America. Nel biennio 2022-2023, infatti, l’export bellico degli USA verso l’Europa è cresciuto del 233%, con il 78% degli acquisti militari europei provenienti dagli Stati Uniti, per un giro d’affari di circa 50 miliardi di dollari.

Tuttavia, questa proposta ha sollevato remore tra alcuni leader europei. Emmanuel Macron, presidente francese, ha espresso preoccupazione che il piano di riarmo da 150 miliardi di euro potrebbe essere compromesso, mentre Friedrich Merz, il nuovo cancelliere tedesco, si parla di possibili fratture tra gli alleati nel tentativo di mantenere un equilibrio tra le esigenze europee e le pressioni di Washington.

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