“Nessuno si salverà”. L’annuncio di Donald Trump scuote il mondo: non torna indietro

Donald Trump torna a farsi sentire con un messaggio dai toni duri che riaccende le tensioni internazionali. Il presidente degli Stati Uniti, attraverso un post pubblicato sul suo social Truth, ha voluto chiarire la sua posizione con toni ai quali ha abituato il mondo, ma che inevitabilmente continuano a preoccupare in termini di stabilità e di rapporti con gli altri paesi, partner storici compresi. Il clima, insomma, è sempre più rovente e si attendono ora nuove reazioni.

Contrariamente a quanto riportato da alcuni media, da lui definiti “fake news”, Trump ha ribadito che “nessuno si salva” dalle tariffe doganali americane, rifiutando qualsiasi idea di marcia indietro. Secondo Trump, la Cina è il principale bersaglio di questa politica commerciale aggressiva, accusata di utilizzare “barriere tariffarie non monetarie” e di trattare gli Stati Uniti “di gran lunga peggio” rispetto agli altri partner commerciali.

“Nessuno si salverà”. L’annuncio di Donald Trump scuote il mondo: non torna indietro

Il presidente ha anche affermato che i prodotti recentemente menzionati dai media, come iPhone e altri dispositivi elettronici, non godranno di alcuna esenzione, ma saranno semplicemente riclassificati sotto una nuova categoria doganale, rimanendo comunque soggetti a dazi del 20% introdotti per contrastare il traffico di Fentanyl.

Dalla Cina, però, non è mancata la risposta. L’agenzia di stampa ufficiale Xinhua ha riportato una dichiarazione del ministero del Commercio cinese che invita Washington a cancellare “completamente la pratica errata dei dazi reciproci” e a riprendere il dialogo “basato sul rispetto e sull’equità”. Pechino ha definito la momentanea esenzione per alcuni dispositivi elettronici “un piccolo passo verso la rettifica”, lasciando intendere che si attende una revisione più ampia delle misure imposte.

A gettare ulteriore benzina sul fuoco è intervenuto anche il segretario al Commercio statunitense, Howard Lutnik, che in un’intervista alla Abc ha specificato che entro “un mese o due” saranno introdotti dazi “specifici” sui prodotti appartenenti al comparto dei semiconduttori. Ha inoltre precisato che l’esenzione temporanea annunciata per dispositivi come iPhone e pannelli solari rappresenta una misura provvisoria, e che la dipendenza dalla Cina per “i farmaci e i semiconduttori” rappresenta un pericolo per la sicurezza nazionale.

Infine, Trump ha riaffermato il principio alla base della sua politica: riportare la produzione sul suolo americano per sottrarre il Paese all’influenza di potenze estere. “Non saremo tenuti in ostaggio da altri Paesi”, ha dichiarato, promettendo che “l’età dell’oro dell’America” è all’orizzonte, sostenuta da nuovi tagli a tasse e regolamentazioni. In questo quadro, ha concluso, gli Stati Uniti tratteranno le altre nazioni – e in particolare la Cina – con lo stesso metro con cui queste hanno trattato gli americani.

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