Iphone, la più colpita dai dazi: ecco quanto potrebbe arrivare a costare

Una primavera letteralmente da incubo sul fronte dispositivi tecnologici all’avanguardia. Questo in quanto, da sabato 5 aprile,  oltre ad una marea di altre tasse, sono entrati in vigore i primi dazi doganali imposti dal Presidente degli Stati Uniti  Donald Trump , alle merci provenienti da paesi stranieri.

Quello dei dazi doganali è uno degli argomenti più scottanti, di strettissima attualità e coinvolge praticamente tutti i settori, da quello economico a quello sociale e politico, per via delle conseguenze che essi potrebbero avere.  I dazi sono delle imposte,  quindi dei  prelievi di ricchezze da parte di uno Stato,  in questo stato gli Usa,  nei confronti di un cittadino.

Essi, come noto, sono calcolati sul  valore del prodotto che si vuole acquistare .Il 2 aprile scorso, Donald Trump ha annunciato una lista di dazi che colpiranno 60 paesi del mondo, Unione europea compresa, con uno scopo ben preciso: liberare gli Stati Uniti dallo sfruttamento commerciale che subiscono da decenni.

La brutta notizia che stiamo per darvi farà storcere il naso e protestare più di qualcuno, dal momento che gli utilizzatori di questi dispositivi sono una marea, essendo tra i più desiderati e acquistati, specialmente tra i giovanissimi,  che prendono spunto dalle celebrities e dagli influencer per stare sempre al passo con la moda tecnologica.

La più colpita dai dazi di Trump  è proprio l’Iphone ma quanto potrebbe arrivare a costare?

L’inasprimento dei dazi Usa ha colpito soprattutto la Apple.  Se l’azienda ha la sua sede principale  nella Silicon Valley, il suo prodotto di punta, l’iPhone, è prodotto in Cina, Vietnam e India. Dal momento che le azioni del colosso sono crollate clamorosamente, cosa che non succedeva dai tempi della pandemia, quello che stiamo per comunicarvi è davvero difficile da ingoiare.

La Apple, che ha la sua catena produttiva strettamente dipendente dai Paesi asiatici, dove vi è la forza lavoro specializzata per la realizzazione dei suoi dispositivi, è la più colpita dall’aumento dei dazi doganali statunitensi.

Insomma, proprio i dispositivi, peraltro gettonatissimi tra i giovanissimi, con la famosissima mela morsa, sono quelli che subiranno notevoli incrementi nei loro costi ma di quanto si parla?

Un iPhone può arrivare a costare 500 dollari in più, a causa dei dazi imposti da Trump, fino a 2.300 dollari. Gli analisti dell’istituto finanziario newyorkese Rosenblatt Securities sono arrivati a constatare che il prezzo dei vari modelli dovrebbe subire un rialzo del 43% rispetto a quello attuale. Il modello di iPhone 16 più economico, iPhone 16e, che presenta un prezzo di listino negli Usa di 599 dollari, potrebbe salire a 856 dollari, mentre l’iPhone 16 Pro Max (versione con display da 6,9 pollici e 1 terabyte di spazio di archiviazione), ossia il modello più gettonato e costoso del momento, che è atteso a settembre, potrebbe passare da un costo di 1.599 dollari a quasi 2.300 dollari.

E non è tutto, dal momento che noi dobbiamo aggiungere al prezzo dei listini americani l’Iva al 22% e altre tasse come l’equo compenso Siae, che contribuiscono ad un’ulteriore aumento dei costi. Tradotto in soldoni, un iPhone 16 Pro Max  che gli Stati Uniti vendono a  2.300 dollari, in Italia potrebbe superare i  2.500 euro, di cui 462 di Iva.

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