Papa Francesco, le sue parole: “Aiut….

Papa Francesco è ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli di Roma da più di 20 giorni a causa di una polmonite bilaterale e complicazioni respiratorie. Questo ricovero si aggiunge a precedenti episodi di problemi respiratori che il Pontefice ha affrontato negli ultimi anni.
Durante la degenza, Papa Francesco ha mostrato una buona risposta alle terapie farmacologiche. I medici hanno evidenziato miglioramenti stabili nel suo stato di salute, confermati da esami del sangue e radiografie toraciche. Tuttavia, data la complessità del quadro clinico e l’infezione significativa riscontrata al momento del ricovero, è stato deciso di proseguire le cure in ambiente ospedaliero per ulteriori giorni.
Nonostante la situazione, il Pontefice ha continuato a partecipare alle attività religiose, seguendo gli esercizi spirituali in collegamento video dall’Aula Paolo VI e dedicandosi alla preghiera e alla fisioterapia motoria. Ha anche ricevuto l’Eucaristia nella cappella privata dell’appartamento ospedaliero.
Il 10 marzo, la Santa Sede ha comunicato che la prognosi è stata sciolta, tuttavia, a causa della complessità del quadro clinico, è necessario continuare la terapia farmacologica in ambiente ospedaliero. Durante il ricovero, Papa Francesco ha espresso gratitudine per le preghiere e il sostegno ricevuti, inviando un messaggio audio ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro per la recita del Rosario.
Sono ore di grande apprensione per il Sommo Pontefice, il cui quadro clinico resta ancora incerto. E’ di poco fa un ultimo accorato annuncio di Papa Francesco che sta toccando le corde profonde dei fedeli. Parole dense di grande commozione e dolore: “Aiut…”.
L’ultimo bollettino medico indica che una recente radiografia toracica mostra un miglioramento del suo stato di salute. Nonostante la complessità del quadro clinico, la sua situazione è stabile e i medici non lo considerano più in pericolo imminente.
Durante il ricovero, il Papa ha inviato un messaggio di ringraziamento ai fedeli per le loro preghiere, esprimendo la sua gratitudine e impartendo benedizioni. In queste ore, sta facendo il giro del web la risposta del Pontefice ad una lettera aperta di una donna cattolica, Catia, che gli ha chiesto se sia giusto perdonare sempre il marito infedele.
Il pontefice ha affrontato il delicato tema del tradimento con una riflessione pubblicata dal giornale della Basilica di San Pietro, diretto da padre Enzo Fortunato. Nella sua risposta, Francesco ha riconosciuto che perdonare non è mai semplice, soprattutto quando si tratta di un tradimento che mina la fiducia in un matrimonio.
Tuttavia, ha ricordato che il Vangelo invita a percorrere la difficile strada del perdono. Allo stesso tempo, ha sottolineato che ci sono limiti da considerare, come indicato nell’esortazione apostolica Amoris Laetitia del 2016. Il Papa ha citato il documento per spiegare che, in alcuni casi, la separazione può diventare inevitabile e persino moralmente necessaria, soprattutto per proteggere il coniuge più debole e i figli da violenze, sfruttamento o indifferenza.
Nel caso specifico di Catia, dove non sembrano esserci episodi di violenza grave, Francesco ha suggerito un percorso di accompagnamento con il marito. Ha consigliato di rivolgersi a coppie cristiane esperte nel sostenere coniugi in crisi, magari con competenze in counseling o supporto psicologico. Il Papa ha sottolineato che ascoltare chi ha superato momenti difficili può essere di grande aiuto. Con la preghiera e il perdono, ha spiegato, il bene può crescere e superare il male.