Sondaggio Mentana, sinistra in tilt: di quanto cresce Meloni

Sondaggio Mentana, sinistra in tilt: di quanto cresce Meloni

Nuovo sondaggio Mentana: Fratelli d’Italia in crescita, la sinistra in difficoltà

Il recente sondaggio condotto da SWG per il TG La7 ha fornito un quadro dettagliato sulle intenzioni di voto degli italiani, evidenziando un trend che continua a premiare Fratelli d’Italia e a mettere in difficoltà il Partito Democratico e altre forze politiche di sinistra. La rilevazione mostra come il partito guidato da Giorgia Meloni consolidi la propria posizione come prima forza politica del Paese, mentre il centrosinistra fatica a mantenere il passo.

Fratelli d’Italia si rafforza e resta il primo partito

Secondo i dati raccolti, Fratelli d’Italia si conferma saldamente al primo posto nelle preferenze degli elettori con un consenso pari al 30,2%, in crescita dello 0,2% rispetto alla settimana precedente. Questo incremento, seppur contenuto, conferma la tendenza positiva per il partito di Giorgia Meloni, che continua a godere di un ampio sostegno popolare. La leadership della premier si dimostra solida, e l’orientamento dell’elettorato sembra premiare la sua linea politica e il suo operato al governo.

Il Partito Democratico in calo: la sinistra fatica a reagire

Situazione più complessa per il Partito Democratico, che segna un lieve arretramento, scendendo al 22,4%, con una perdita dello 0,1% rispetto alla rilevazione precedente. Nonostante l’impegno della segretaria Elly Schlein nel cercare di rilanciare il partito con una nuova strategia comunicativa e un focus sulle tematiche sociali, il PD sembra non riuscire a capitalizzare il malcontento nei confronti del governo. Questo calo, seppur minimo, conferma le difficoltà della sinistra nel riconquistare l’elettorato e proporsi come una vera alternativa a Fratelli d’Italia.

Movimento 5 Stelle in crescita: il terzo polo politico

Il Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, registra invece un significativo incremento, raggiungendo il 12,4% con un aumento dello 0,4%. Questo dato suggerisce che il partito stia recuperando parte del consenso perso negli ultimi anni, forse grazie a un ritorno su temi cari all’elettorato grillino, come il reddito di cittadinanza e la lotta alla corruzione. Tuttavia, il M5S resta distante dai livelli di consenso raggiunti nelle passate elezioni politiche, segno che la sua base elettorale è ancora in evoluzione.

Lega e Forza Italia in calo: difficoltà per il centrodestra moderato

Nel panorama del centrodestra, se Fratelli d’Italia continua a crescere, Lega e Forza Italia mostrano segnali di difficoltà. Il partito di Matteo Salvini subisce una flessione dello 0,3%, scendendo all’8,0%. Questo dato evidenzia come la Lega stia faticando a mantenere il proprio elettorato, forse a causa della concorrenza interna con Fratelli d’Italia, che attrae parte degli elettori storicamente vicini al Carroccio.

Per quanto riguarda Forza Italia, il partito fondato da Silvio Berlusconi e ora guidato da Antonio Tajani perde lo 0,2%, attestandosi al 9,2%. L’assenza del fondatore e il nuovo corso impresso dalla leadership di Tajani potrebbero aver generato incertezza tra gli elettori, che sembrano orientarsi verso altre forze politiche.

Verdi e Sinistra in calo, cresce il centro

Anche l’alleanza tra Verdi e Sinistra segna un leggero arretramento, passando dal 6,5% al 6,3% (-0,2%). Questa flessione potrebbe essere dovuta alla difficoltà di emergere nel panorama politico attuale, dove i temi ecologisti e socialisti faticano a trovare spazio nel dibattito pubblico.

Sul fronte del centro, il partito Azione di Carlo Calenda registra un lieve incremento, passando dal 3,4% al 3,5% (+0,1%). Al contrario, Italia Viva di Matteo Renzi cala al 2,4% (-0,2%), segnale che la strategia politica dell’ex premier potrebbe non convincere pienamente gli elettori.

+Europa mostra invece un lieve miglioramento, guadagnando 0,2% e raggiungendo il 2,0%, mentre Noi Moderati rimane stabile all’1,0%. Questi dati suggeriscono che l’area centrista, seppur frammentata, mantiene una sua base elettorale, ma senza grandi scossoni.

Alta l’incertezza tra gli elettori: cresce la quota degli indecisi

Uno degli aspetti più rilevanti emersi dal sondaggio riguarda l’aumento della percentuale di elettori che non esprimono una preferenza. La quota di indecisi e astenuti sale al 32%, con un incremento dell’1% rispetto alla settimana precedente. Questo dato evidenzia un alto livello di incertezza tra gli italiani, che potrebbero ancora cambiare idea in vista delle prossime elezioni.