Funerali Eleonora Giorgi, la promessa è stata mantenuta
Eleonora Giorgi è stata salutata per l’ultima volta con una cerimonia alla Chiesa degli Artisti, alla presenza di familiari, amici e colleghi come Carlo Verdone, Massimo Ghini, Gloria Guida e Andrea Roncato. Durante l’omelia, il sacerdote ha ricordato il coraggio dell’attrice nella lotta contro la neoplasia e ha citato il professor Giovanni Scambia, oncologo scomparso per la stessa malattia.
Il feretro è stato accolto tra due ali di folla lungo Piazza del Popolo, dove centinaia di persone si erano radunate già ore prima dell’inizio della cerimonia, prevista per le 16. L’arrivo della bara è stato accompagnato da lunghi applausi e da un silenzio carico di emozione, segno dell’affetto che il pubblico ha sempre nutrito per l’attrice.
In prima fila, i figli Paolo Ciavarro e Andrea Rizzoli, stretti nel dolore ma grati per l’affetto ricevuto, insieme alla nuora Clizia Incorvaia e alla piccola Nina. Fuori dalla Chiesa degli Artisti, la musica ha accompagnato il commosso addio a Eleonora Giorgi, proprio come lei aveva desiderato. Una promessa alla quale ci teneva particolarmente e che alla fine è stata mantenuta.
Il funerale è iniziato con Wish You Were Here dei Pink Floyd e si è concluso con A Whiter Shade of Pale dei Procol Harum, brani che l’attrice aveva scelto per il suo ultimo saluto. Un gesto che testimonia il suo amore per la musica e la volontà di lasciare un ricordo intenso e poetico. Per l’attrice, infatti, il suo addio non è mai stato un taboo, preoccupandosi al contrario di organizzare anche questo triste evento nel migliore dei modi.
Il brano dei Pink Floyd è una riflessione sulla perdita, l’alienazione e l’assenza. Il testo esprime un senso di nostalgia e rimpianto, con un confronto tra la realtà e ciò che avrebbe potuto essere. Whiter Shade of Pale è invece una canzone che parla di un addio, di un amore perduto o di un momento di rivelazione personale, il tutto immerso in un linguaggio poetico e misterioso. Un ultimo saluto carico di amore e riconoscenza per un’icona del cinema italiano.
