Claudio Sterpin dopo la super perizia: “Volevamo andare a vivere insieme…”

Liliana Resinovich non fa più parte di questa terra da tre anni ma il suo caso, che finora è stato uno dei gialli più forti della cronaca nera nazionale più recente, è vicinissimo ad una svolta, come ben sapete.
Liliana, pensionata triestina, ha tenuto tutti col fiato sospeso allontanandosi dalla sua abitazione il 14 dicembre 2021 ma ogni speranza di ritrovarla in vita è stata vanificata dal ritrovamento del suo corpo senza vita, giorni dopo, nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico triestino.
Da allora in poi, una su tutte è stata la domanda che gli inquirenti si sono posti: è stata uccisa o ha compiuto un gesto estremo? Non dimentichiamoci che nella vita di Lilly c’erano due uomini, il marito, Sebastiano Visintin, e l’amico del cuore, Claudio Sterpin.
Entrambi hanno discusso, litigato, esposto le loro versioni, diametralmente opposte, in piena diretta tv, facendo sentire la loro voce, ribadendo fervidamente la loro posizione ma ora si è giunti a dei giorni cruciali, quelli della superperizia che ha posto il the end al famoso interrogativo di partenza, dicendoci che la Resinovich è stata soffocata.
Dopo i risultati della superperizia, Claudio Sterpin ha rotto il silenzio, dicendo che lui e Liliana volevano andare a vivere insieme.
L’85enne Claudio Sterpin, ultramaratoneta, informatico al comune di Trieste ma soprattutto amico speciale di Liliana Resinovich, a seguito dei risultati della superperizia, che dicono che la pensionata è stata soffocata e non si è invece tolta la vita, ha fatto delle esternazioni molto forti.
L’uomo ha dichiarato: “La superperizia che dice che Liliana è stata soffocata? Bastava mettere insieme gli elementi, uno più uno fa due. E non tre. Forse ho avuto più naso degli inquirenti…” In effetti Claudio, giorni fa, aveva detto che probabilmente Lilly era stata soffocata, avendo segni sul volto che, a suo dire, erano lampanti prove del fatto che fosse stata malmenata.
“Del resto è logico: se uno ti pesta, un cuscino sulla bocca non ti fa nessun segno, e tu lentamente finisce che non respiri più” ha aggiunto e a proposito del cuscino, lo tira in ballo in quanto un cuscino è scomparso dalla casa di Liliana, non comparendo più nelle riprese fatte all’interno dell’abitazione, ribadendo che questo è un suo semplice pensiero.
Sterpin ha ripercorso il primo incontro con Liliana, avvenuto nel 1979, quando lui era il suo maestro, insegnandole le basi della corsa sulle distanze più lunghe. Non si sono mai persi di vista, sino a rivedersi dopo che è rimasto vedovo. Claudio ha aggiunto: “Veniva da me per stirarmi due camicie, poi c’è stato altro, robe che ho ripetuto anche in interrogatorio. Era la nostra storia… ecco perché mi sono sentito in diritto di dire le cose che affermo, sollevando dubbi”.
Ma veniamo alla domanda cruciale, quella legata ad una prospettiva di convivenza insieme. Quando gli è stato chiesto se avevano programmato di vivere assieme, Sterpin ha dichiarato: “Sicuramente sì! Avevamo perfezionato questa intenzione e proprio ora son seduto sulla seggiola che usava lei quando ne parlavamo. Voleva lasciare suo marito e credo che glielo avesse anche detto”. Sterpin ha visto la Resinovich qualche giorno prima della sua scomparsa e si vedevano solo il martedì, chiosando: “Da quando riprendemmo a vederci ci saremo scambiati 1.000 messaggi, li ho contati…”.