Vertice di Londra, Lavrov sfida l’Europa: “Invio di forze di peacekeeping in Ucraina un’impudenza, Zelensky traditore del popolo ebraico”
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Nel giorno in cui i Paesi dell’Ue si riuniscono a Londra per un vertice sulla Difesa, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, lancia un nuovo guanto di sfida contro l’Occidente. Lavrov ha ammonito gli europei sul fatto che un “eventuale invio di forze di peacekeeping in Ucraina” rappresenti per Mosca “un’impudenza”. Ed ha inoltre attaccato duramente Zelensky, bollando il presidente ucraino come un “nazista puro” e un “traditore del popolo ebraico”.
Lavrov durissimo contro Europa e Zelensky
Volodymyr Zelensky è diventato un “nazista puro” e un “traditore del popolo ebraico”, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una intervista a Krasnaya Zvezda, periodico del ministero della Difesa russo, riportata da Tass. “Vladimir Zelensky ha fatto un’inversione di 180 gradi rispetto a un uomo che è salito al potere con slogan di pace, con slogan del tipo ‘lasciate stare la lingua russa, è la nostra lingua comune, la nostra cultura comune’ (tutto questo è su Internet), e in sei mesi si è trasformato in un nazista puro e, come ha detto Vladimir Putin, in un traditore del popolo ebraico”, ha precisato Lavrov.
“Le discussioni in Europa sull’eventuale invio di forze di peacekeeping in Ucraina sono un’impudenza, una continuazione dell’incitamento di Kiev alla guerra contro la Russia. – ha poi aggiunto Lavrov – Il presidente francese Emmanuel Macron sta correndo in giro con alcune idee. Così come il primo ministro britannico Keir Starmer. Tipo, stanno addestrando così tante migliaia di peacekeeper, che forniranno loro copertura aerea. Anche questa è impudenza. Questo piano di introdurre ‘forze di peacekeeping’ in Ucraina è una continuazione dell’incitamento del regime di Kiev a muoverci guerra. L’Occidente cerca di ucrainizzare l’agenda globale”.