Zeman, il neurochirurgo: «Ha difficoltà a parlare, non sappiamo se tornerà a farlo»
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ROMA – Le condizioni di Zdeněk Zeman restano delicate. Alessandro Olivi, direttore dell’Unità operativa complessa di Neurochirurgia e del Dipartimento di Neuroscienze del Policlinico Gemelli, ha fornito un aggiornamento sullo stato di salute dell’ex allenatore, ricoverato da giovedì mattina presso la Stroke Unit dell’ospedale romano.
Il recupero è un’incognita
«Ho visto Zeman, fatica a parlare, ma comprende la situazione. Annuisce, collabora con i sanitari. Non direi che è particolarmente affranto, o comunque non lo dà a vedere, ma si rende conto benissimo della sua condizione e del perché si trova in ospedale», ha spiegato il neurochirurgo, evidenziando come il boemo sia lucido, ma con difficoltà motorie e linguistiche.
Al momento, il quadro clinico resta incerto. «Non sappiamo se tornerà a parlare, ce lo dirà il tempo – ha aggiunto Olivi – Dipende da quanto è stato in sofferenza il tessuto cerebrale. Al momento ha difficoltà nel linguaggio e nei movimenti del lato destro del corpo. È vigile, collabora con i medici ai quali risponde con cenni del capo, annuendo. Capisce tutto. Ora dovrà fare altri test».
Per Zeman, questa è la terza grave battuta d’arresto nel giro di un anno. Lo scorso ottobre, l’ex tecnico aveva già subito un attacco ischemico, riportando un deficit motorio alla parte destra del corpo. Sei mesi prima, ad inizio 2024, era stato costretto a lasciare la panchina del Pescara per problemi cardiaci, che avevano portato all’inserimento di quattro bypass. In quell’occasione, i medici gli avevano imposto anche il divieto assoluto di fumare, rinuncia difficile per un uomo noto per la sua inseparabile sigaretta.
L’ultima panchina di Zeman, 358 partite da allenatore in Serie A, risale ormai a un anno fa: il 13 febbraio 2024, quando il Pescara perse in casa 2-1 contro la Spal. Ora l’ex tecnico boemo dovrà affrontare una nuova, durissima sfida.