Trump accusa Zelensky: “Non doveva iniziare la guerra”. Incontro con Putin entro fine mese

Clamoroso attacco di Donald Trump al Presidente Zelensky: “La guerra è colpa sua“. Il Presidente degli Stati Uniti ha rilasciato dichiarazioni esplosive sulla guerra in Ucraina, puntando il dito contro il leader ucraino. The Donald, contestualmente, ha anche annunciato la data approssimativa dell’incontro con Vladimir Putin, che si terrà entro un mese.

Le accuse a Zelensky: “Ha il 4% nei sondaggi, avrebbe dovuto fare un accordo”

Parlando da Mar-a-Lago dopo la firma di alcuni decreti, Trump ha scaricato l’intera responsabilità del conflitto su Zelensky, sostenendo che la guerra poteva essere evitata. “Avresti dovuto finirla. Non avresti mai dovuto esserci. Non avresti mai dovuto iniziarla. Avresti dovuto fare un accordo”, ha dichiarato, criticando il presidente ucraino per non aver trovato una soluzione diplomatica.

Trump ha poi sottolineato la fragilità politica di Zelensky, citando i sondaggi secondo cui avrebbe solo il 4% di consenso in Ucraina. “Si capisce, perché il suo Paese è distrutto, come e peggio di Gaza“, ha aggiunto, sposando di fatto la narrativa russa sulla devastazione dell’Ucraina.

L’incontro con Putin e i negoziati di pace

L’ex presidente ha confermato che i colloqui di Riad tra Stati Uniti e Russia “sono andati molto bene” e ha ribadito la sua convinzione che Mosca voglia porre fine alla guerra. Trump ha poi annunciato un faccia a faccia con Putin entro la fine del mese, senza fornire dettagli sulla data e sul luogo.

Riguardo alle possibili concessioni, ha escluso un ritiro delle truppe americane dall’Europa ma ha chiesto agli alleati europei di assumersi maggiori responsabilità, anche sul fronte militare. “La Francia ha offerto di mandare truppe in Ucraina, anche la Gran Bretagna è disposta a farlo. Se arriveremo al cessate il fuoco e alla pace, saranno necessarie truppe al confine per garantirne il rispetto, e non saranno soldati americani“, ha dichiarato.

La strategia economica: dazi sulle auto straniere

Oltre agli aspetti militari, Trump ha messo in chiaro che intende aumentare la pressione economica sugli alleati, annunciando l’imposizione di dazi del 25% sulle importazioni di auto straniere. Una misura che colpirebbe soprattutto le industrie europee, in un momento in cui gli stessi Paesi alleati sono chiamati a fare di più per sostenere l’Ucraina.

Le reazioni internazionali

Fonti dell’Onu hanno espresso scetticismo sulle possibilità di un accordo, sottolineando che la Russia potrebbe chiedere più territori di quanti Trump sia disposto a concedere e che difficilmente accetterà truppe della Nato ai suoi confini come garanzia di pace.

Intanto, la posizione di Trump continua a sollevare polemiche, con le sue dichiarazioni su Zelensky che potrebbero rafforzare la posizione del Cremlino nei negoziati, mettendo l’Ucraina in una situazione ancora più difficile.

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