Salvini sfida Meloni: la Lega pronta a correre da sola se si va al voto anticipato

Il clima politico in Italia si fa sempre piรน teso, con Giorgia Meloni e Matteo Salvini che si trovano in una fase di scontro aperto. Mentre la premier sta considerando lโ€™ipotesi di elezioni anticipate per rafforzare il proprio consenso, il leader della Lega ha lanciato un messaggio chiaro: se il governo dovesse cadere, il Carroccio potrebbe presentarsi alle urne senza il centrodestra unito. Un avvertimento che suona come una sfida e segna un momento critico per la stabilitร  del governo.

La Lega, attualmente in difficoltร , vede i propri consensi stagnare attorno allโ€™8%, un livello allarmante per un partito che ha storicamente avuto una forte presenza sul territorio. La recente bocciatura della riforma dellโ€™autonomia differenziata da parte della Corte Costituzionale ha ulteriormente complicato le cose, costringendo Salvini a fronteggiare non solo la crisi interna al suo partito, ma anche una serie di pressioni esterne. In particolare, la questione del Veneto si fa sempre piรน delicata: la base del partito desidera la ricandidatura di Luca Zaia alla presidenza, ma la normativa sui due mandati attuale lo impedisce. Per evitare una frattura e mantenere il consenso in questa regione chiave, Salvini sta cercando di modificare la legge, unโ€™operazione che potrebbe rivelarsi cruciale per lโ€™unitร  del partito.

Sul fronte nazionale, la strategia di Salvini si concentra su un tema caro alla destra berlusconiana: le tasse. Il vicepremier ha avviato una campagna per la rottamazione delle cartelle esattoriali, unโ€™iniziativa che potrebbe attrarre il favore di milioni di contribuenti indebitati. Questa manovra ha trovato un alleato in Giancarlo Giorgetti, ministro dellโ€™Economia, che ha espresso il suo sostegno alla proposta. Tuttavia, questa alleanza si scontra con le posizioni di Maurizio Leo, viceministro e rappresentante di Fratelli dโ€™Italia, che ha sempre mostrato scetticismo riguardo ai condoni fiscali. Costretto a una posizione di compromesso, Leo ha dovuto adattarsi alle dinamiche governative, dichiarandosi favorevole alla nuova rottamazione, a patto che rispetti i vincoli di bilancio.

Ma la questione centrale rimane di natura politica. Secondo diverse indiscrezioni, Meloni starebbe seriamente considerando lโ€™idea di sciogliere le Camere e tornare alle urne, forte di un consenso nei sondaggi che continua a rimanere elevato. Salvini ha percepito il rischio e ha voluto chiarire che non accetterร  di essere messo allโ€™angolo. Se Meloni decidesse di rompere la legislatura per andare al voto, la Lega potrebbe decidere di presentarsi da sola, unโ€™ipotesi che complicherebbe non poco i piani della premier, che si basa sullโ€™unitร  della coalizione per garantire una solida maggioranza.

La situazione appare quindi piรน instabile che mai. Meloni ha dimostrato di essere consapevole delle difficoltร  interne alla sua coalizione, tanto da cancellare la sua partecipazione alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, dove avrebbe dovuto incontrare il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance. Questa scelta evidenzia come le prioritร  della premier siano attualmente concentrate sul fronte interno, segno di una crisi che potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro politico del paese.

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