Primo caso di contagio accertato in Italia: fate molta attenzione a questi sintomi
Virus, batteri e chi piรน ne ha piรน ne metta, rappresentano, costantemente, dei potenziali pericoli per la popolazione che, giustamente, va messa al corrente di ciรฒ cui puรฒ andare incontro. Al giorno dโoggi, per fortuna, gli esperti, attraverso il web, sui loro siti scientifici o sotto forma di interviste, raggiungono facilmente una grossa fetta di utenti.
In questo modo, illustrando la diffusione della patologia, dettano anche in che modo รจ possibile ridurne i contagi. Dal momento che le autoritร sanitarie hanno confermato i loro sospetti riguardanti un caso, lโattenzione รจ massima nellโascoltare quanto hanno da dirvi, in quanto a volte รจ facile scambiare un sintomo per una patologia comune, commettendo un errore gravissimo.
Ogni volta in cui allโocchio della cronaca, balza il termine โcontagioโ , si deve sempre cercare di ridurre al massimo lo stato di allarmismo e questo รจ possibile solo ed esclusivamente ricevendo delle corrette informazioni.
Se poi, di mezzo, cโรจ una patologia gravissima , che ha giร mietuto un sacco di decessi nel corso dei secoli, la situazione non รจ certo idilliaca, come avrete modo di constare, continuando a leggere il nostro pezzo che analizza la situazione nella sua totalitร .
Un primo caso di contagio รจ stato appena accertato in Italia.
Le autoritร sanitarie hanno confermato il loro sospetto iniziale: il paziente di Brescia ha il colera , dunque รจ positivo al batterio. A questa notizia ne รจ seguita una piรน rassicurante, quella che non si tratta di unโinfezione autoctona, poichรฉ il paziente รจ giunto dalla Nigeria in Italia il 29 gennaio.
Nello stesso giorno, ha โmanifestato sintomi gastrointestinaliโ, in particolare una gravissima forma di diarrea. Eโ questo il sintomo cui prestare attenzione.
LโAzienda per la tutela della salute (Ats) di Brescia ha informato che tutti i suoi โprincipali contattiโ sono stati individuati e informati. LโIstituto superiore di sanitร ha confermato il caso e la notizia รจ stata data poi dalla Regione Lombardia.
Il paziente รจ positivo al Vibrio cholerae (sierotipo Ogawa), produttore dellโenterotossina. Allo stato attuale, รจ ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata ma รจ vigile .LโAts di Brescia sta procedendo allโeffettuazione di unโindagine epidemiologica . Per contenere la diffusione della patologia, sono state predisposte le opportune misure, giร prima della conferma del caso, dunque quando si sospettava che il soggetto potesse avere il colera.
Nel corso dei secoli, la patologia ha seminato un gran numero di decessi , ragion per cui รจ perfettamente comprensibile che gli italiani abbiano paura che tutto possa ripresentarsi, magari anche con gli interessi. Va precisato, perรฒ, che รจ stato contratto in Nigeria e che i sintomi si sono manifestati allโarrivo del paziente in Italia. Da allora รจ stato isolato e attenzionato, sino alla conferma arrivata dallโIstituto Superiore di Sanitร . Insomma, alla brutta notizia ne segue una buona: quella che non si tratta di un caso autoctono. Ovviamente seguiranno gli opportuni aggiornamenti, nel corso delle prossime ore.