Sondaggi, l’attacco dei giudici fa “volare” Giorgia Meloni e FdI. Il rebus delle coalizioni

L’ultimo rilevamento condotto da Demopolis, presentato su La7 nel consueto appuntamento di Paolo Pagliaro a Otto e Mezzo, porta buone notizie per Giorgia Meloni. Mentre in studio si discute del caso Almasri e dell’indagine avviata dalla Procura di Roma su alcuni membri dell’esecutivo, il clima d’opinione degli italiani sembra prendere una direzione differente.

Secondo i dati raccolti tra il 27 e il 28 gennaio, il gradimento nei confronti della Presidente del Consiglio è aumentato dal 45% del 2022 al 47% attuale, nonostante le tensioni sul piano politico e giudiziario. Anzi, a rafforzare la sua posizione sarebbero proprio gli attacchi ricevuti, percepiti da una parte dell’elettorato come eccessivamente mirati e personali da parte della magistratura nei confronti di Meloni e di altri rappresentanti del centrodestra.

L’incremento di consensi per la premier si riflette anche sul suo partito: se si andasse oggi alle urne, Fratelli d’Italia raggiungerebbe il 30%. Per quanto riguarda le altre forze politiche, il Partito Democratico si attesterebbe al 24%, il Movimento 5 Stelle all’11,2%, Forza Italia al 9,3%, la Lega all’8,7% e Alleanza Verdi e Sinistra al 6,5%.

Il trend è diverso per l’esecutivo nel suo complesso: la fiducia nel governo è infatti scesa di quattro punti rispetto al 2022, passando dal 43% al 39%. A pesare su questo calo sarebbero le difficoltà economiche che molte famiglie italiane stanno affrontando e il caro energia, con aumenti del gas che, previsti già al +30%, si rivelano ancora più consistenti.

Nonostante ciò, il sondaggio conferma il vantaggio della maggioranza, che arriverebbe al 49%, mentre le opposizioni – considerando solo Pd e Avs – si fermerebbero al 30,5%. Se si includono anche M5s ed ex Terzo Polo, il fronte avversario del governo toccherebbe il 48%. Ed è proprio questa situazione a spingere Dario Franceschini a proporre una, seppur complessa, “desistenza” tra le forze progressiste per tentare di essere competitivi alle prossime elezioni.

L’effetto politico dell’indagine giudiziaria che coinvolge Meloni e il suo esecutivo sarà più chiaro nei prossimi giorni, ma il dato di FdI al 30% suggerisce che l’elettorato potrebbe premiare ancora il partito della premier. La fiducia nella magistratura, infatti, appare ai minimi storici.

Un altro dato significativo riguarda la riforma della giustizia: un recente sondaggio rivela che oltre il 60% degli italiani si dice favorevole alla separazione delle carriere dei magistrati, nonostante la forte opposizione proveniente da sinistra e da ambienti giudiziari. Non a caso, un importante esponente di Fratelli d’Italia ha commentato con una battuta l’indagine in corso: “Ci vogliono far arrivare al 40%“. Un’affermazione che, guardando i numeri, potrebbe non essere così lontana dalla realtà: se non al 40%, Fratelli d’Italia sembra comunque destinato a toccare livelli record di consenso.

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