Matteo Salvini, la tentazione di un nuovo partito populista
Un nuovo partito a vocazione maggioritaria. Che permetta a Matteo Salvini di mettere a reddito il proprio consenso personale. E che offra l’opportunità al Carroccio di cambiare personalità giuridica, per sfuggire ai sequestri della magistratura. Il ministro dell’Interno accelera il processo di superamento dei suoi attuali confini politici. Il “capitano” ha portato la Lega oltre il suo perimetro naturale.
Elettorale e geografico. Ma ora ci vuole qualcosa di nuovo. Un polo populista. Ci sarà un congresso fondativo. E forse nuovi compagni di viaggio. Salvini potrebbe coinvolgere nel progetto “Lega Italia” anche Giorgia Meloni. I due leader vivono una relazione complicata. L’ingresso nell’area governativa degli ex An, voluta da Salvini, è stata stoppata da Di Maio.
Ma restano margini per ricucire. L’altra necessità di Matteo è far sparire la Lega dal catalogo politico. Già il due per mille è stato versato su un altro codice. Ora il tema è preservare le quote volontarie versate dai parlamentari (3mila euro al mese) e i proventi del tesseramento dei militanti.