Neonata rapita, la scoperta sui due sequestratori: chi sono
Un vero e proprio incubo quello vissuto nella giornata di ieri, 21 gennaio, da una famiglia calabrese. Una neonata di appena un giorno, Sofia Cavoto, è stata rapita a Cosenza, ma fortunatamente è stata ritrovata a soli quattro ore dalla sua sparizione. La piccola era stata sottratta dalla clinica Sacro Cuore, dove era nata, da una donna che si è finta infermiera per ingannare la madre e la nonna della neonata.
La polizia, coordinata dal questore Giuseppe Cannizzaro e dal capo della Mobile Gabriele Presti, ha dato il via a una serie di indagini che hanno portato al rapido ritrovamento della bambina in un’auto in Contrada Rocchi, vicino all’Università, dove sono state fermate due persone. La vicenda ha avuto inizio nel pomeriggio, intorno alle 18.30, quando la donna, con le treccine, si è avvicinata alla stanza della neonata, fingendosi una puericultrice.
Un video, registrato da una telecamera interna della clinica, mostra chiaramente la donna che prende la bambina in braccio e si allontana, mentre un uomo con un cappellino la accompagna con un ovetto da neonato in mano. Dopo un tentativo fallito di sistemare la piccola nell’ovetto, la donna si allontana con la bambina, senza destare sospetti.
La madre e la nonna si sono accorte solo poco dopo che la neonata non era più nella stanza. Quando la madre e la nonna hanno scoperto la sparizione della bimba, è scattato l’allarme, e la città è stata rapidamente messa in stato di emergenza. Centinaia di persone si sono radunate nei pressi della clinica per supportare i genitori e diffondere la foto della bambina , mentre sui social e nei giornali locali veniva pubblicato un appello per chiunque avesse informazioni.
Stanno emergendo dettagli sempre più inquietanti sulla coppia di rapitori che avrebbe posto in essere un piano architettato nei minimi dettagli. Rosa Vespa e Aqua Moses sono stati arrestati grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della clinica, che hanno permesso di ricostruire i dettagli dei fatti.
Rosa Vespa e Aqua Moses, arrestati per il rapimento della piccola Sofia, avevano già tentato di sottrarre un altro neonato dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza poco prima di sottrarre la bambina. Nel primo tentativo, Rosa Vespa si era finta infermiera e aveva chiesto a un’altra madre se avesse bisogno di un cambio pannolino, ma la madre aveva rifiutato.
La coppia, che cercava un maschietto, aveva recentemente annunciato sui social la nascita di un bambino, “Ansel”, per nove mesi simulando una gravidanza. Raccontava ai familiari di aspettare un maschietto e di essere stata trattenuta in clinica per accertamenti. La neonata era stata vestita di azzurro, come se fosse un maschietto.
Gli investigatori sospettano che la coppia abbia subito una perdita gravissima, forse di una gravidanza avanzata, il che potrebbe aver alimentato la loro ossessione . Per il momento si tratta solo di ipotesi, che starà agli inquirenti accertare mettendo alle strette la coppia.
In un post di fine anno, Asia Vespa aveva espresso il desiderio di un anno sereno, lontano dalle difficoltà e dalla tristezza. Questo contrasto con gli eventi successivi ha suscitato ancora più inquietudine nei confronti della coppia, che ha messo in atto un piano così estremo per cercare di realizzare il proprio desiderio di avere un figlio.