Trump spacca l’Unione Europea: l’invito all’Italia provoca malumori e tensioni

L’Unione Europea si trova a fare i conti con la politica estera del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e le sue mosse sollevano preoccupazioni tra i vertici europei. Il mancato invito di rappresentanti delle istituzioni Ue all’Inauguration Day, cin particolare a Ursula von der Leyen, ha indispettito Bruxelles. Così come l’invito rivolto alla sola Giorgia Meloni, che segna l’inizio di un rapporto privilegiato con l’Italia.

In molti sono furiosi per la posizione di primo piano del nostro Paese nei rapporti con la nuova amministrazione americana. La Premier italiana è riuscita, con una strategia diplomatica vincente, a ritagliarsi un ruolo che nessun altro leader europeo può vantare. E ha scatenato polemiche, critiche e velate accuse da parte di chi si sente tagliato fuori. Basta leggere i giornali per accorgersi che Meloni ha sparigliato le carte in Europa.

Una Nuova Alleanza Sospetta?

Il viaggio della premier italiana a Washington ha suscitato più di un’allerta tra i Paesi europei. L’invito esclusivo a Meloni e, inizialmente, anche a Viktor Orbán – che poi ha rinunciato – ha certificato la posizione privilegiata di Roma e l’intenzione di Trump di cercare alleanze più strette solo con alcuni Stati. La preoccupazione principale riguarda il rischio che l’amministrazione americana possa voler disarticolare l’Unione, sfruttando le divisioni interne.

Il timore per l’unità della Ue è evidente leggendo la dichiarazione di Friedrich Merz, candidato della Cdu alla Cancelleria tedesca: “Finché i Paesi Ue saranno uniti, saranno rispettati nel mondo e anche dagli Stati Uniti. Se saranno divisi, nessuno ci prenderà sul serio”. La presenza di Meloni al giuramento di Trump appare, dunque, come il primo segno di una possibile crepa nell’unità europea.

Temi Caldi: Dazi, Musk e Ucraina

I leader europei sono in allarme per tre temi in particolare: i dazi imposti da Washington, il ruolo di Elon Musk e la guerra in Ucraina. La Commissione Ue ha già messo in chiaro che si opporrà fermamente a eventuali politiche protezionistiche, ma l’incertezza cresce riguardo alla decisione americana di non imporre dazi uniformi a tutta l’Unione, ma di selezionare singoli Paesi e prodotti. Un simile destinato a causare divisioni interne alla Ue.

In parallelo, l’influenza crescente di Elon Musk è una fonte di preoccupazione costante. Le sue attività politiche e sociali, inclusa la vicinanza alla destra radicale, destano preoccupazioni per la tenuta delle democrazie europee. Le relazioni tra Meloni e Musk non sono sfuggite all’attenzione dell’Ue, preoccupata anche per il potere economico e digitale concentrato nelle mani di una sola persona.

Ucraina: Il Dilemma della “Pace Ingiusta”

Inevitabilmente, anche la questione ucraina crea tensioni. I governi di Francia, Polonia e Germania temono che Trump possa spingere per una “pace ingiusta” che favorirebbe la Russia di Putin. Una simile scelta rappresenterebbe un duro colpo per l’Europa e per la sua posizione nei confronti del conflitto.

Se gli Stati Uniti abbracciassero la visione di Trump, l’Europa si troverebbe di fronte a un dilemma esistenziale: accettare una pace a scapito di Kiev o prendersi la responsabilità di un conflitto che sarebbe molto complicato gestire senza il supporto americano.

In questo scenario, la leadership di Meloni nei rapporti con Trump potrebbe rivelarsi decisiva, ma Francia e Germania non sembrano disposte ad accettare passivamente una mediazione che, a loro parere, non riflette l‘interesse collettivo dell’Unione.

La Risposta dell’Europa

L’Unione Europea sta vivendo una fase critica. Le sue istituzioni dovranno fare fronte comune per mantenere l’unità, che è la chiave per essere presi sul serio nel panorama internazionale. L’incertezza che circonda le intenzioni di Trump e le sue alleanze con alcuni Paesi membri minaccia di minare la coesione europea. L’ultima chiamata all’azione è ora: l’Europa dovrà lottare per proteggere i suoi interessi e la sua integrità.

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