“Non esiste Gender con i vestiti, io mi sento libero così, siatelo anche voi e liberatevi dalle costrizioni mentali…
Negli ultimi anni, il tema della fluidità di genere ha guadagnato una crescente attenzione, accendendo un dibattito pubblico che coinvolge società, politica e cultura. Argomenti legati ai diritti della comunità LGBT+ non sono più confinati a discussioni di nicchia, ma si sono affermati come questioni centrali anche nelle istituzioni. Si parla sempre più di inclusività e di come abbattere le barriere sociali che limitano l’espressione individuale.
Questo progresso rappresenta un passo importante verso una maggiore tolleranza e accettazione delle diversità. In questo contesto di cambiamento, emergono storie che catturano l’attenzione del pubblico e sfidano le convenzioni tradizionali. Una di queste è quella di un padre di famiglia che, attraverso il suo profilo Instagram, ha deciso di inviare un messaggio chiaro: gli stereotipi di genere devono essere superati, anche nel modo di vestire.
I suoi contenuti sono diventati virali, attirando l’attenzione di milioni di persone. I social media sono diventati una piattaforma ideale per amplificare il suo messaggio, permettendogli di raggiungere un vasto pubblico. Molti lo elogiano per il coraggio e la determinazione con cui affronta i pregiudizi, vedendolo come un esempio di come sia possibile vivere secondo i propri principi senza temere il giudizio altrui.
Nonostante le polemiche, il padre continua la sua missione, credendo fermamente nella necessità di rompere gli schemi e di normalizzare ciò che un tempo era considerato insolito o inaccettabile. ‘Io mi sento libero così…’:
Mark Bryan è un padre eterosessuale di tre figli che ha scelto di rompere gli stereotipi di genere indossando gonne e tacchi alti nella vita quotidiana. Con questa decisione, vuole trasmettere ai suoi figli e al mondo che i capi di abbigliamento non dovrebbero essere vincolati al genere e che ogni individuo ha il diritto di esprimersi liberamente senza temere giudizi.
Bryan lavora come ingegnere e, parallelamente, ha guadagnato popolarità sui social media, accumulando quasi 600.000 follower su Instagram. Attraverso i suoi post, accompagna i suoi outfit con il messaggio: “I vestiti e le scarpe non determinano l’orientamento sessuale o il genere di una persona.”
Molti utenti sui social lo hanno lodato per il suo coraggio e la sicurezza in sé stesso, considerandolo un modello positivo di inclusività e accettazione. Alcuni, tuttavia, si interrogano su come riesca a gestire la quotidianità con tacchi così alti, ma in generale i commenti sono di grande supporto.
Bryan riceve oltre 100 messaggi diretti al giorno, molti dei quali da persone che lo ringraziano per averle incoraggiate a indossare abiti non conformi al genere, superando la paura del giudizio altrui. Il suo obiettivo principale è desessualizzare i vestiti e aiutare le persone a sentirsi a proprio agio indossando ciò che desiderano, indipendentemente dalle convenzioni sociali.
“Per me, i vestiti non hanno genere -ha aggiunto Bryan Preferisco le gonne ai vestiti. I vestiti non mi permettono di mescolare i generi. Preferisco un look ‘maschile’ sopra la vita e un look neutro rispetto al genere sotto la vita. Si tratta semplicemente di abiti che non hanno genere”. Per lui, l’abbigliamento è solo un’espressione di sé e dovrebbe essere privo di etichette di genere, un messaggio che sta ispirando migliaia di persone.