La polizia blocca una baby-ladra serba in negozio: “Sono venuta in Italia per rubare, tanto non mi fanno nulla”
UDINE. Il luogo comune dice che in Italia c’è l’impunità. Due malviventi sono arrivati in Italia dalla Serbia tenendo presente questa opportunità e hanno tentato di portarsi via oltre 910 euro di merce.
Il colpo, però, non è riuscito. Fermati dagli addetti alla sorveglianza, i ladri che venerdì hanno preso di mira Decathlon, il negozio di articoli sportivi in viale Tricesimo, hanno avuto però due destini diversi: il più anziano è riuscito a dileguarsi prima dell’arrivo della Polizia, la ragazza che era con lui è stata arrestata.
Ecco com’è andata. I due malviventi, un uomo in là con gli anni e una 18enne, entrambi di origini serbe, entrano nel negozio e riempiono il carrello di articoli, tra cui una giacca, uno zaino, uno scaldacollo, un coltellino, doposci e numerose paia di scarpe da ginnastica.
Ad un certo punto si nascondono in un camerino, poi, a turno, distribuiscono le placchette antitaccheggio negli scaffali tra i corridoi, convinti di non essere osservati.
L’obiettivo è quasi raggiunto. Superano le casse, l’allarme evidentemente non suona, ma l’addetto alla sorveglianza gli chiede di mostrare il contenuto dello zaino.
La scoperta non sorprende: con loro avevano oltre 15 articoli, per quasi mille euro di valore. Si attende quindi l’arrivo della Polizia. A un certo punto, però, il ladro si dilegua. La ragazzina resta da sola. Gli agenti, una volta sul posto, la arrestano in flagranza di reato per furto.
La giovane, che ha raggiunto Udine con un pullman, ha ammesso di essere arrivata in Italia dalla Serbia “per rubare, consapevole che non ci sarebbero state conseguenze”.
Dopo una notte in cella, nel processo per direttissima è stata condannata a 6 mesi e 200 euro di pena pecuniaria (pena sospesa). La Questura ha emesso il foglio di via per tutta la provincia di Udine per tre anni.