“In Italia una ragazza va dove c** vuole”: furia di Del Debbio contro l’ospite in studio

Durante la puntata di Dritto e Rovescio andata in onda ieri, giovedì 9 gennaio 2025, si è discusso dell’episodio di violenza che ha coinvolto alcune ragazze belghe nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio presso la Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Una studentessa di Liegi ha raccontato di aver subito molestie sessuali durante i festeggiamenti di Capodanno in Piazza Duomo.

Il caso è stato affrontato nello studio del programma condotto da Paolo Del Debbio, ma il dibattito ha assunto toni accesi quando un ospite ha fatto dichiarazioni controverse. Secondo il racconto di una delle vittime, una giovane di 20 anni, l’aggressione sarebbe avvenuta circa 20 minuti dopo la mezzanotte, all’ingresso della Galleria, vicino al Duomo. Le indagini sono in corso: gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.

Durante il confronto in studio, l’ospite ha sostenuto una posizione che ha scatenato l’ira di Del Debbio. Secondo l’uomo, una ragazza avrebbe dovuto evitare di trovarsi in un luogo affollato a quell’ora, aggiungendo che forse il gesto del molestatore era stato frainteso. La giornalista presente in studio ha replicato prontamente, chiedendo se secondo lui una ragazza non abbia il diritto di divertirsi e di frequentare gli stessi luoghi degli altri. La risposta dell’ospite – “Sì, ma deve anche aspettarsi le conseguenze” – ha indignato il conduttore.

Del Debbio è intervenuto con veemenza, dichiarando: “Ti rendi conto di quello che hai appena detto? Una ragazza può andare dove cao vuole in Italia, lo capisci o no?”**. Le sue parole hanno suscitato un applauso da parte del pubblico in studio, mentre sui social le reazioni sono state divisive: alcuni hanno appoggiato la posizione di Del Debbio, altri quella dell’ospite.

Tra i presenti c’era anche Silvia Sardone, europarlamentare della Lega, che ha condannato fermamente quel tipo di mentalità: “Una donna non è un oggetto. Ha il diritto di camminare per la sua città a qualsiasi ora senza rischiare di essere molestata. Forse in alcune culture, come quella islamica, queste cose sono tollerate, ma nel nostro Paese non devono esserlo. Chi ci odia non merita di stare qui”, ha dichiarato.

Il dibattito ha acceso ancora una volta i riflettori sul tema della sicurezza e del rispetto dei diritti delle donne.

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