Alpinisti dispersi in Andamello, la brutta notizia

Non abbiamo fatto in tempo a riprenderci dal macabro ritrovamento dei corpi dei due alpinisti scomparsi sul Gran Sasso, che già una tremenda nuova notizia ha scosso il mondo della cronaca.  Noi tutti abbiamo seguito con enorme apprensione la triste storia di Luca Perazzini e Cristian Gualdi.

Accomunati dalla stessa passione per le montagne, sono  caduti  nel Vallone dell’Inferno e di loro non si  è più saputo nulla dal 22 dicembre pomeriggio, sino al ritrovamento dei due corpi, giorni dopo, quando le ricerche, rallentate  a causa delle forti raffiche di vento,  sono riprese.

La montagna, si sa, è piena di insidie e nuovamente, è divenuta teatro della scomparsa di due alpinisti stranieri di nazionalità inglese, dispersi  nel gruppo dell’Adamello.

Inevitabile, in questi casi,  stare col fiato sospeso in attesa di notizie aggiuntive,  si spera positive, pur essendo consapevoli che gli imprevisti, in luoghi impervi, sono sempre dietro l’angolo, così come gli agenti atmosferici  che mettono a repentaglio anche i più esperti.  Eppure, a quanto pare, così non è,  come avrete modo di constatare voi stessi continuando a leggere il nostro articolo.

Sono ore di apprensione massima, per i familiari dei due alpinisti dispersi nel gruppo dell’Adamello. Parliamo dei due londinesi Aziz Ziriat, e di Sam Harris, londinesi, che vedete qui, nella foto d’apertura del nostro articolo. Di loro si sono perse le tracce il 1 gennaio. E’ certo che il primo giorno del 2025 si trovassero al bivacco Malga Dosson in Val San Valentino, alla base della parete sud del Carè Alto.

Il 6 gennaio sarebbero dovuti ripartire per tornare a casa ma non hanno mai preso il volo. Li si cerca con ogni mezzo possibile, in una corsa contro il tempo, proprio come è accaduto per i due  alpinisti italiani. Gli operatori delle Stazioni Val Rendena – Busa di Tione e della Val del Chiese del Soccorso Alpino e Speleologico stanno effettuando sopralluoghi con pick up e quad cingolati nelle Valli di Daone, Val Breguzzo, Val San Valentino e val di Borzago.

Vengono battuti tutti i sentieri che portano verso il bivacco e, purtroppo, il meteo non è dei migliori, rallentando il tutto.  Notevole il dispiego di uomini e mezzi del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, in collaborazione  con Guardia di Finanza, Carabinieri, Vigili del Fuoco.

L’appello di familiari e amici, direttamente dall’Inghilterra, diramato via social,  è rivolto a chiunque li abbia visti, in modo da dare tempestiva comunicazione ai cari. Si tratta di due escursionisti esperti,  che durante l’escursione volevano scollegarsi da tutto, quindi non era affatto strano che non si facessero sentire. La fidanzata di uno dei due ha precisato che forse volevano trascorrere delle notti  in mezzo alla natura, all’aria aperta. Avevano con se’ l’attrezzatura giusta e avevano in mente di entrare nelle capanne e accendere fuochi e bere vino rosso perché era Capodanno, cosa che hanno fatto, perché a un certo punto Aziz mi ha mandato un messaggio e una foto di lui mentre stava portando un tronco su per la montagna fino a uno dei bivacchi», ha detto Dimmock.

La fidanzata di Ziriat ha aggiunto:  “So che sono arrivati alla baita e che stavano bevendo vino rosso, ma lui ha detto che si gelava”, precisando: ” Poi mi ha avvisato che il suo telefono stava per morire, ma che mi avrebbe risposto al più presto”. Qualche ora dopo, il cell di Ziriat  non riceveva più i suoi messaggi o perché scarico, oppure era fuori portata. Purtroppo giunge notizia che uno dei due alpinisti dispersi sull’Adamello è stato trovato senza vita, adesso si attende di trovare l’altro alpinista disperso.

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