Ottavia Piana, è fuori dalla grotta: le sue prime parole

Ha destato moltissima attenzione mediatica e non poteva essere altrimenti il caso della speleologa blocccata all’interno dell’abisso di Bueno Fonteno in provincia di Bergamo. Stiamo parlando di Ottavia Piana.

Piana era rimasta bloccata nella stessa grotta nel 2023 e in quel caso ci vollero due giorni per tirarla sù. Questa volta invece le operazione anche a causa della grande profondità dove si trovava piana sono state molto più complesse del previsto.

La sua vita non è mai stata in pericolo ma comunque i soccorsi sono riusciti a raggiungerla. Non è stata comunque una impresa semplice visto che il salvataggio si è rivelato più complesso del previsto a causa della profondità in cui è rimasta intrappolata piana.

Si tratta di una speleologa esperta che stava mappando le grotte che si trovano all’interno del complesso di Bueno Fonteno. Persone come Ottavia Piana sono molto esperte e sanno quello che fanno, così come sanno come comportarsi in situazioni di massima emergenza come quella che sta vivendo.

Purtroppo lavorare nel sottosuolo e a grandi profondità può comportare gravi sinistri come quello avvenuto ad Ottavia. Nel corso della storia molti speleologi sono rimasti intrappolati all’interno di grotte e cavità del terreno.

Secondo quanto si è appreso dalla stampa nazionale finalmente Ottavia Piana è stata estratta fuori dalla grotta abisso di Bueno Fonteno dove era rimasta bloccata per alcuni giorni. Erano le ore 2.59 di questa notte quando i soccorritori hanno riportato in superficie. “Adesso Ottavia è in buone mani” – così ha detto i soccorritori una volta che la donna è stata tratta sana e salva.

La donna ha trascorso diversi giorni sotto terra dove per tutto questo tempo è stata nutrita con acqua e barrette energetiche. Una situazione di piena emergenza che è stata risolta magistralmente dai soccorritori

Non appena è stata estratta sana e salva dall’abisso di Bueno Fonteno la donna ha rivolto delle parole ben precise ai soccorritori. “Noi ci conosciamo” – così ha detto la ragazza ai soccorritori, questo in quanto come si sa era stata già salvata un anno fa nella stessa grotta.

Secondo i dottori soccorritori entrati nella grotta, Ottavia Piana ha riportato fratture facciali e a un ginocchio, oltre a traumi alle vertebre e alle costole. Per poter salvare la vita alla giovane donna sono arrivati membri del soccorso alpino da ben 13 regioni italiane.

Determinante è stata la sinergia tra le varie squadre che si sono avvicendate durante la missione di recupero, in cui la donna infortunata è stata costantemente monitorata e assistita da un totale di sei medici e otto infermieri del Soccorso alpino e speleologico.

Oltre al Soccorso alpino hanno collaborato Areu 118, Prefettura di Bergamo, vigili del fuoco, carabinieri, Comune di Fonteno e la Protezione Civile locale. Una situazione che fortunatamente anche questa volta si è risolta con un lieto fine, la donna ha detto che non metterà più piede all’interno dell’abisso di Bueno Fonteno.

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