Daniele Scardina racconta cosa ricorda dei 45 giorni di coma

Daniele Scardina, noto anche come “King Toretto”, è un pugile italiano che ha fatto parlare di sé non solo per i suoi successi sportivi, ma anche per la sua partecipazione a programmi televisivi e vicende personali. Ha iniziato la sua carriera nella boxe sin da giovane, raggiungendo una notevole popolarità nel panorama sportivo italiano.

Tra i suoi successi più rilevanti spicca la conquista del titolo internazionale IBF dei pesi supermedi nel 2019. La carriera di Scardina non si limita al ring. È stato anche protagonista in televisione, partecipando nel 2020 al programma Ballando con le Stelle. Qui ha mostrato un lato inedito di sé, conquistando il pubblico con la sua determinazione e il suo carisma, qualità che lo hanno reso una figura amata anche al di fuori dello sport.

La sua partecipazione al programma ha contribuito a farlo conoscere a un pubblico più ampio. Nella sua vita privata, Scardina è stato spesso al centro dell’attenzione mediatica per la sua relazione con Diletta Leotta. La coppia, molto seguita dai fan, è stata al centro di numerosi gossip, anche se la loro relazione si è conclusa nel 2021.

Nel marzo 2023, Scardina ha vissuto un momento difficile quando è stato colpito da un’emorragia cerebrale durante un allenamento. Questo grave episodio ha richiesto un intervento chirurgico d’urgenza e un lungo periodo di riabilitazione. La notizia ha commosso il mondo dello sport e dello spettacolo, con tantissimi fan e colleghi che hanno espresso il loro sostegno.

Grazie anche ad una lunga e complessa riabilitazione, Scardina è andato incontro a grossi miglioramenti e per fortuna il peggio è passato. Tuttavia, quei lunghissimi 45 giorni di coma sono un’esperienza tremenda che lo ha segnato nel profondo. In una toccante intervista, ha rivelato per la prima volta dei dettagli inediti di quel brutto periodo:

Daniele Scardina, ospite a Verissimo, ha raccontato il dramma vissuto il 28 febbraio 2023, quando, durante un allenamento di boxe, ha subito un’emorragia cerebrale che lo ha portato a un’operazione d’urgenza e a un coma di 45 giorni.

Mi stavo allenando per un incontro e poi, boom. Un pugno. Non mi ricordo niente“, ha detto Scardina. Affiancato dal fratello Giovanni, ha ripercorso il difficile percorso di recupero, durante il quale ha dovuto reimparare a mangiare, parlare e muoversi. Per un grande campione come lui non è facile accettare questa nuova vita a mobilità limitata, tutta ha dichiarato di sognare di tornare a camminare.

Nonostante non possa più combattere, ha progetti legati alla boxe, come l’apertura di una palestra.  “Ogni tanto penso ancora alla boxe -ammette Scardina- Però, come ben sai, non posso più farne parte. Da esterno sì, presto aprirò una palestra. […] Adesso faccio riabilitazione, 1-2 volte al giorno“.

Ha poi espresso gratitudine per i progressi raggiunti, come camminare con il deambulatore, e per il supporto del fratello, che ha definito il suo “supereroe”. Cosa ricorda invece di quei lunghissimi giorni di coma? “Il risveglio è stato lento – ha detto Daniele -. I miei ricordi iniziano da quando ero in clinica riabilitativa, del coma non ricordo quasi niente”. 

Silvia Toffanin, commossa, lo ha incoraggiato a proseguire nel suo percorso, auspicando di rivederlo in studio, questa volta capace di camminare autonomamente. La determinazione di Scardina rappresenta un esempio di grande speranza per tutti, specie per chi si trovi a vivere un simile dramma.

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