Caso Pierina Paganelli, l’annuncio della Bruzzone: “Anche lei coinvolta”

Sta facendo ancora discutere il caso di Pierina Paganelli, la povera pensionata a cui è stata tolta la vita nel 2023 e trovata cadavere in un garage di via del Ciclamino a Rimini. Da allora tante sono state le supposizioni.

Per quanto accaduto al momento l’unico indagato resta Louis Dassilva, vicino di casa di Pierina Paganelli e marito di Valeria Bartolucci. Da una prima sommaria ricostruzione che era stata fatta negli scorsi mesi sembrava che Dassiliva avesse colpito Pierina in quanto non voleva che si sapesse di una sua relazione extraconiugale.

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Questo però sarebbe stato smentito dalle ultime analisi effettuate con macchinari di ultima generazione sulle tracce di Dna ritrovati sulle scena in cui Pierina era senza vita. Ebbene, nessuna traccia di Dna corrisponde a quella dell’indagato, ma sono stati isolati al contrario due tracce di Dna femmile.

Il caso, molto delicato, è seguito anche dalla dottoressa Roberta Bruzzone. Come si sa ella è una delle maggiori e èiù importanti professioniste del settore nel nostro Paese e in moltissimi casi di cronaca ha collaborato con gli inquirenti e assistito anche persone indagate perreati anche molto gravi.

Bruzzone ha il suo parare su quanto sia accaduto alla povera Pierina e sin da quando il caso è emerso sulla stampa ha mostrato le sue impressioni anche tramite la stampa nazionale.

Roberta Bruzzone si dice molto soddisfatta da quanto emerso dalle analisi sul Dna. Ricordiamo che si trattava di accertamenti irripetibili che potrebbero davvero adesso riaprire il caso della pensionata a cui è stata tolta la vita in via del Ciclimino a Rimini.

La cosa certa, che hanno sottolineato anche gli inquirenti è che non ci sono tracce biologiche di Louis Dassilva sulla scena.  “Questa è una prova, senza margine di discussione” – così affaerma sicura Roberta Bruzzone parlando con i giornalisti de Il Resto del Carlino.

I cronisti hanno chiesto a Roberta di chi possano essere quelle tracce di Dna femminile ritrovate. “Il primo giro di confronti per scoprirlo riguarderà le persone intervenute quella mattina. Le persone sono state tutte documentate” – così ha riferito la professionista che ricorda come quei profili potrebbero essere anche dei soccorritori intervenuti.

Per questo si compereranno i loro Dna anche per eventualmente escludere che siano tracce appartenti a qualcuno degli inquirenti interveuti sulla scena. “Laddove dovessero essere negativi i confronti, però, la ricerca allora andrà allargata e si dovrà allargare necessariamente anche a Manuela Bianchi, che ha trovato per prima il cadavere e che però ha più volte sostenuto di non avere mai toccato la salma” – queste poi le parole della Bruzzone

Insomma per la professionista se i confronti diranno che quelle tracce non sono dei soccorritori si dovrà necessariamente procedere a comparare le tracce con quelle della Bianchi, in primis, e magari di altre donne. Ma come ha detto anche la Bruzzone le tracce sono veramente esigue e rovinate dalla muffa.

“Non sarà facile attribuire comunque un volto e un nome ai due Dna femminili isolati dal super consulente Emiliano Giardina. Sulle difficoltà incontrate in questa operazione c’è anche la muffa venutasi a creare sui reperti chiave” – così continua ancora la professionista. Nel frattempo la moglie di Louis Dassilva ha appreso con piacere dalla stampa che le tracce di suo marito sono assenti dalla scena. La donna ha infatti riferito da subito che suo marito quella sera in cui Pierina sarebbe stata colpita fosse in casa.

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