Bimbo di 4 anni lasciato senza mangiare a scuola: “Tuo padre è un..

La scuola è qualcosa di molto importante per i nostri figli. Infatti tutti noi sin da quando siamo bambii frequentiamo diversi istituti scolastici di vari ordini e gradi. Partiamo dalla scuola dell’infanzia fino ad arrivare all’Università.

Ovviamente non tutti ad oggi scelgono di continuare gli studi nelle università questo in quanto non sempre le famiglie magari possono permettersi di pagare rette che costano sempre di più. Molti studenti devono lavorare per potersi pagare gli studi e questo si sa ad oggi non tutti sono disposti a farlo.

In un mondo che corre veloce le competenze aumentano sempre di più e oggi le aziende cercano sempre di più personale qualificato per i lavori da svolgere. Sin da quando siamo piccoli amiamo conoscere le sfaccettature più svariate della vita e la scuola ci insegna come spendere al meglio le nostre competenze.

Anche la scuola al giorno d’oggi si è adeguata con i tempi. Infatti per venire incontro alle famiglie, che spesso vedono entrambi i genitori impegnati con il lavoro per molte ore al giorno, sono stati attivati ormai dappertutto i servizi mensa. Si tratta di qualcosa di molto utile per famiglie e per i più piccoli.

Il momento della ricreazione o del pranzo per i bambini è un momento davvero bellissimo in quanto in questo momento di svago si può parlare con i compagni e magari stringere bellissime amicizie.

Ma per un bambino il momento del pranzo si è trasformato in qualcosa di assurdo.

Una situazione assurda si è verificata in un istituo scolastico di Sulmona, dove un bambino è rimasto praticamente senza mangiare. Una situazione spaicevole sia per il piccolo, che ha dovuto racimolare qualcosa dai piatti dei compagni, sia per la stessa famiglia.

Il piccolo secondo quanto appreso non ha potuto avere il pranzo in quanto i genitori avevano dimenticato di pagare il ticket pari a poco più di 8 euro, equivalente di due pranzi. La madre del bimbo è anche una insegnante e conosce molto bene il mondo della scuola per questo non ci sta a quanto accaduto.

“Mi hanno chiamato dalla scuola dicendomi di andare a riprendere mio figlio perché per lui non c’era da mangiare. E’ stata una scena imbarazzante e umiliante, altamente diseducativa e lo dico da insegnante” – così ha detto la mamma del bimbo parlando con i giornali locali e nazionali.

La vicenda ha avuto una vasta eco mediatica. I fatti si sono verificati presso l’istituto Di Nello di Sulmona, una scuola per l’infanzia. “Ci hanno lasciati tre settimane senza refezione scolastica costretti ad andare a riprendere i nostri figli a scuola anticipatamente perché a quell’età non potevano neanche portare il cibo da casa. Da noi pretendono la massima puntualità, loro, invece, possono fare il ritardo che vogliono impunemente” – queste le parole del papà del bimbo.

Tra l’altro la stessa amministrazione scolastica con un comunicato aveva comunque avvisato i famigliari o i tutori dei bambini di verificare smpre l’importo rimanente per quanto riguarda la mensa onde evitare siacevoli sorprese perchè nell’anno in corso non sarebbero stati fatti sconti a nessuno visto lo scorso anno ci sono stati 11mila euro di crediti non riscossi.

“Non sarà tollerata la maturazione di debiti tariffari.  Si raccomanda, pertanto, ai sig.ri genitore/tutori dell’utente della refezione scolastica di controllare con adeguata frequenza il saldo del proprio conto mensa, per evitare situazioni di debito e saldare con tempestività insoluti” – così recita il comunicato della scuola.

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