Salvini in guerra coi mercati: “Vogliono i nostri risparmi”. Ma avverte: “Mai patrimoniale”

Salvini è pronto alla battaglia contro i mercati. Mercoledì si avvicina e l’Europa dovrà dare il suo responso sulla lettera spedita da Tria dopo la bocciatura della manovra.

Oggi la Commissione non si è sbilanciata, ma i margini per un compromesso sembrano pochi. E così il leader della Lega sembra vestire l’elmetto in attesa di una guerra che si combatterà “sullo spread, sui mercati e quindi sul credito”.

A margine di Idn 2018 a Milano, il ministro dell’Interno è arrivato a evocare i “poteri forti”. Lui assicura elettori e cittadini che “se non mi fanno saltare” lui andrà “fino in fondo”. Ma è evidente che un po’ di preoccupazione c’è. Tanto che l’inquilino del Viminale arriva a definire “ingenerose” eventuali sanzioni Ue sul bilancio o l’avvio di una procedura di infrazione.

“L’economia italiana è sana – spiega Salvini – il sistema economico e creditizio è sano. E abbiamo uno dei risparmi privati più elevati al mondo. Lì vogliono arrivare. E io vi dò la mia parola d’onore che mai e poi mai metterò mano ai risparmi con una patrimoniale o con una tassazione di nessun genere”.

L’imperativo “no patrimoniale” è chiaro. E forse diretto anche ai colleghi del M5S che potrebbero essere più inclini ad aggredire i risparmi degli italiani. Ma Salvini è all’estero che guarda quando pensa a qualcuno uin grado di “sovvertire le regole della democrazia“. “L’unica leva che hanno -dice – è la leva finanza. Su quello possono agire, sullo spread, sui mercati e quindi sul credito”. Il ministro ne è certo: “La battaglia è molto più grande di quello che si pensa. Il problema non è Juncker Moscovici, ma quelle persone che faranno di tutto per costringere l’Italia a svendere le splendide aziende che lavorano nel nostro Paese. È una cosa che impediremo”. Per questo “dobbiamo essere compatti, perché uno squalo si avvicina se gli fai sentire l’odore del sangue”.

Per Salvini il mondo della finanza ha fatto “il tentativo con la piccola Grecia e ora vogliono provare fare il colpo grosso. Se ci sono riusciti con i greci, non ci riescono con il nostro Paese”.

il giornale.it

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