“Te ne devi andare”. Mara Venier e la polemica, cosa è successo con l’ultima puntata di Domenica In
Mara Venier, altra bufera dopo le polemiche dei giorni scorsi. Non si placa l’attenzione degli hater nei confronti della popolare conduttrice di Domenica In. L’episodio di Dargen D’Amico ha creato un vero e proprio caso mediatico: il cantante aveva chiesto lo stop alla guerra e poi parlato di immigrati, spese per l’accoglienza e pensioni. E Mara aveva reagito stoppando l’artista: “Qui è una festa. Parliamo di musica!”.
Tante le polemiche scaturite e molti hanno parlato di ‘censura’. Poi Mara Venier è intervenuta sui social: “Si sbaglia sempre. Si sbaglia per rabbia, per amore, per gelosia. Si sbaglia per imparare. Imparare a non ripetere mai certi sbagli. Si sbaglia per poter chiedere scusa, per poter ammettere di aver sbagliato. Si sbaglia per crescere e per maturare. Si sbaglia perché non si è perfetti, si è umani”. Ma evidentemente le sue parole non hanno fatto effetto sui suoi detrattori.
Mara Venier bersaglio di un’altra protesta social
Dopo aver letto un comunicato dell’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, che difendeva Israele dopo le parole pro-Palestina pronunciate da Ghali e Dargen D’Amico a Sanremo (“Stop genocidio” ed altro) Mara Venier è stata attaccata via social: “Pagliaccia! Nella Rai fasciomeloniana funziona così” e poi “La coda di paglia della zia Mara!”, “Sempre più scandalosa!”, “Mara Venier e la Rai supportano il genocidio” e così via.
Gli attacchi, comunque, non sono terminati. Dopo il suo ritorno a Domenica In è partita un’altra campagna di proteste sui social: “Ma dopo quello che è successo ancora guardate quel programma?” e “Mara ritirati da questo lavoro di me***, sei solo una delle tante marionette dello Stato”.
La polemica si è poi estesa anche agli scontri avvenuti in piazza tra poliziotti e manifestanti: “Pensate come si devono sentire tutte le persone che sono state pestate dalla polizia perché manifestavano per una Rai libera guardando #MaraVenier che si è presentata al pubblico facendo finta di niente, come se quelle botte non fossero anche una sua responsabilità. Cialtrona”. Insomma, il caso si è gonfiato e non accenna a sfumare.