Ferragni-Balocco, per i legali dell’influencer non ci sono reati compiuti
Gli avvocati di Chiara Ferragni sembrano esserne sicuri: la situazione, legalmente parlando, non è così tetra per l’imprenditrice digitale d’Italia. Nel caso riguardante i “Pandoro Pink Christmas” di Balocco e la controversia sulla mancata beneficenza all’ospedale Regina Margherita di Torino, gli avvocati di Chiara Ferragni, assistita dallo studio legale Bana di Milano, hanno dichiarato la disponibilità a collaborare con qualsiasi Procura d’Italia. Tuttavia, resta da chiarire quale Procura sia competente per l’inchiesta. I legali hanno sottolineato la necessità di cessare il gioco al massacro nei confronti della loro assistita.
Gli avvocati escludono l’esistenza di reati legati al caso e si dicono tranquilli riguardo alle indagini. Tuttavia, hanno sottolineato la necessità di ottenere chiarezza sulla competenza delle Procure coinvolte nella vicenda prima di parlare pubblicamente. Il fascicolo aperto dalla Procura di Milano è al momento a modello 45, il che indica che non ci sono ancora ipotesi di reato né persone o società iscritte nel registro degli indagati.
Prato e Cuneo si uniscono con gli esposti presentati dai consumatori
La stessa situazione si presenta anche a Prato e a Cuneo, dove sono in corso indagini sulla base di esposti presentati da associazioni dei consumatori. La complessità della situazione, con numerose Procure coinvolte, rende necessario individuare la competenza principale per riunire tutte le indagini in un unico fascicolo.
Il caso ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media, con l’Antitrust che ha sanzionato Chiara Ferragni per oltre un milione di euro e l’industria dolciaria per 420mila euro. La questione riguarda il presunto utilizzo improprio dell’immagine di Chiara Ferragni a fini promozionali senza il reale coinvolgimento dell’ospedale beneficiario della beneficenza annunciata.