“Uno bravo per farti difendere”. Belen Rodriguez, ‘guerra’ con Antonino su Luna Marì
Belen Rodriguez e Antonino Spinalbese, il vaso è colmo. Sui social volano insulti e minacce. A scatenare la furia della presentatrice è stato Antonino che, a quanto pare non informato del viaggio di Luna Marì in Argentina, ha sparato a zero. In una storia instagram ci è andato pesantissimo: “Ho visto post e stories create ad hoc cercando di passare da vittima davanti al pubblico, alla gente italiana, provando ancora una volta a mettermi in cattiva luce. Io ho sempre rispettato gli uomini, non ho mai vietato niente e lo sai bene”.
“Invito la persona che mi ha tirato in ballo a occuparsi di sua figlia durante tutto l’anno. Non porre attenzione solo sul giorno di Natale. L’amore serve sempre, non solo alla Vigilia. Ecco, ci tenevo a sottolinearlo. E invito a non nominarmi mai più pubblicamente ma in forma privata, altrimenti sarò costretta a spiegare la verità ancora una volta. Ormai non ho più problemi a farlo. Buone feste”.
Belen Rodriguez contro Antonino: “Ci vediamo in tribunale”
Antonio respinge le accuse di essere un cattivo padre: “Essere padre vuol dire amare incondizionatamente una figlia, stare in silenzio e accettare passivamente tutte le decisioni e capricci altrui. Accettare contro la mia volontà di essere messo da parte, sentendo continuamente insulti e bugie sul mio conto”. Parole alle quali Belen ha replicato con estrema durezza.
“Distinto signor Antonino, se c’è una cosa che mi ha sempre contraddistinto è il fatto di non essermi mai nascosta da nulla, ho sempre fatto tutto quanto alla luce del sole, forse anche fin troppo, gli italiani mi conoscono da 15 anni e lo sanno, prendendomi anche giudizi e pregiudizi senza paura, certo non inizio a mentire con lei, mi faccia la cortesia”.
“Le minacce sono molto gravi (dovrebbe riferirsi alle accuse di Antonino che lamentava di essere poco coinvolto nella vita di Luna Marì) e hanno bisogno dell’attenta supervisione di un giudice. Non si scherza con le mamme, perché se ci fai spaventare i nostri figli percepiscono tutto quanto. Adesso metto il telefono in pausa e parto serenamente per l’Argentina. Spero tu abbia qualcuno di bravo per difenderti, perché ho perso la pazienza. Le bugie hanno le gambe corte! Ricorda! Ci vediamo in tribunale”.