“Verba volant”. Grande Fratello: il figlio di Beatrice interviene su Varrese
Grande Fratello: Valentino Cisilin, figlio maggiore di Beatrice Luzzi, non crede a Massimiliano Varrese e sui social lo ha fatto sapere a tutti. Ieri, nel corso della puntata, Signorini aveva convocato l’attore in mistery room per metterlo al corrente di come i suoi atteggiamenti e parole contro Beatrice non fossero particolarmente graditi al pubblico: “Sul tema degli atteggiamenti degli uomini verso le donne, per fortuna nel nostro paese in questo momento c’è molta attenzione a causa di fatti gravissimi”, ha iniziato Signorini.
E ancora: “L’opinione pubblica si sta fortemente sensibilizzando. Qualsiasi comportamento che risulti fastidioso, anche se non sfocia nella violenza e nella sopraffazione, diventa un caso nazionale. Per certi aspetti potrebbe sembrare esagerato ma non lo è”. Parole davanti alle quali Varrese si è difeso.
Grande Fratello, il figlio di Beatrice Luzzi risponde a Varrese
“Era una metafora usata in un momento di nervosismo. Mi scuso se è passato un certo tipo di messaggio. Qua dentro evidentemente non me ne sono reso conto. Chiedo scusa a tutti. Vedendomi dall’esterno, so che questo atteggiamento può essere interpretato come mi dici e me ne scuso. Non ho mai avuto intenzione di nuocere o denigrare Beatrice, mi dispiace e mi scuso anche con lei”.
“Guardandomi, vedo un atteggiamento non bello. È più una recita che un atteggiamento vero. Ho fatto un grande errore. È la prima volta che partecipo a in reality, sono abituato a stare sul set fin da piccolo. Mi rendo conto che non è il messaggio che volevo portare qua e per cui sono stato scelto. Ho sempre fatto del bene nella mia vita. Ho confuso il fatto di essere un attore con la realtà”.
Parole che non hanno convinto Valentino che sotto il post che riporta le dichiarazioni di Varrese ha scritto: “Verba volant”, letteralmente: le parole volano. Come a dire che non crede assolutamente al nuovo Massimiliano ed al suo atto di dolore. E che nelle sue intenzioni ci fosse la volontà di denigrare Beatrice.