LADRI GLI RUBANO IN CASA, LI INSEGUE CON L’AUTO E LI FA SBANDARE 

Siamo abituati ai film d’azione, ai polizieschi, soprattutto quelli americani in cui i telespettatori sono con l’adrenalina dall’inizio alla fine della pellicola ma la realtà supera di gran lunga ogni forma d’immaginazione, lasciando tutti letteralmente senza parole.

Chi esercita un ruolo come il poliziotto o il carabiniere, sa perfettamente quanto anche i casi più semplici, possano prendere una piega insolita, portando ad un epilogo a dir poco raggelante. Sono situazioni indubbiamente forti che, proprio per questo, vengono riprese a mezzo stampa.

La cronaca si occupa proprio di mettere in luce cosa accade all’ordine del giorno  e quello che viene fuori, posso assicurarvelo, è davvero surreale, al punto che c’è chi ci ride su, chi  fa della sana ironia e chi  invece, rimane completamente raggelato dinnanzi alla conclusione di un caso che non poteva certo prevedersi in questo modo.

furti sono una triste piaga della nostra società  e non si sa mai cosa può accadere  quando i malviventi fanno irruzione negli appartamenti per svaligiarli. I proprietari dell’appartamento preso di mira dai ladri possono essere imbavagliati, picchiati o, nella peggiore delle ipotesi, fatti fuori ma nel caso di cui vi parleremo, è accaduto l’impensabile.

Un inseguimento folle, degno della trama di un film d’azione, si è concluso purtroppo in un triste epilogo . Il protagonista era stato derubato del suo Rolex, ma non si era dato affatto per vinto. Immediatamente si è messo al volante della sua auto per inseguire i malviventi in fuga con il loro scooter, alla fine raggiunti e speronati. I due malviventi, un 40enne e un 30enne del Napoletano, hanno terminato la propria corsa contro un muro.

La loro corsa ad alta velocità tra Marano e Villaricca, in provincia di Napoli, si è conclusa col decesso dei due giovani ladri. Domenico Romano e Ciro Chirollo sono deceduti sul colpo per politrauma dopo essere stati speronati da una Smart For 4 ad altissima velocità, finita a sua volta contro un muro.

L’autore e, nello stesso tempo il responsabile di questa brutta vicenda, si è presentato subito dopo dai carabinieri per fornire un resoconto di quanto accaduto, raccontando di come fosse stato derubato del suo Rolex con una pistola puntata, mentre altri complici gli rubavano la Smart su cui viaggiava.

Sicuramente un racconto che non quadra, almeno per quanto riguarda il furto della vettura, in realtà non avvenuto. Successivamente i carabinieri si sono recati sul luogo dell’accaduto, rivenendo i corpi dei due malviventi nei pressi di una moto T Max, lo strumento con cui sono stati freddati, l’orologio Rolex scippato ed, infine, la Smart di Greco.

Le forze dell’ordine hanno subito acquisito i filmati dalle telecamere di videosorveglianza della zona, appurando l’effettiva dinamica dei fatti con il T Max speronato da Greco, poi schiantatosi contro il muro. Ora, quest’ultimo, dovrà fare ora i conti con guai seri: è accusato di omicidio volontario. E’ molto facile passare dalla parte della ragione a quella del torto, in pochi istanti. E voi, cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti se vi va!

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