“Cosa ho visto nella casa”. Grande Fratello, Giampiero Mughini: la confessione in una lettera
Grande Fratello 2023, la lettera di Giampiero Mughini dopo l’improvviso abbandono. Il giornalista ha preso la decisione di non proseguire l’avventura all’interno della casa più spiata d’Italia. “Sei stato molto discreto, non l’hai voluto comunicare a nessuno. Un po’ ce lo aspettavamo, non pensavamo che tu arrivassi così a lungo. Ed è una cosa che noi accettiamo, ci mancherebbe. Ti dico, neanche con tanto dispiacere, perché io credo che tu possa continuare qui in studio, anche con Cesara, a dire il tuo pensiero, che per me è importantissimo”, sono state le parole di Alfonso Signorini.
La lettera di Giampiero Mughini arriva dopo la decisione. Al Grande Fratello i colpi di scena sono all’ordine del giorno, esattamente come quello che ha visto il ritiro improvviso del giornalista che ha comunicato la scelta ai compagni d’avventura con queste parole: “Sono qui a fare un discorso che per me è rigato di lacrime per dirvi che tra pochi minuti lascerò questa Casa, dove voi avete tollerato che io non cucinassi neanche un uovo sodo”.
La lettera di Giampiero Mughini arriva dopo la decisione del ritiro dal programma: “Mi mancate…”
E dopo quel momento che ha lasciato sicuramente tutti senza parole, Giampiero Mughini si riferisce ancora una volta all’avventura vissuta davanti alle telecamere della casa di Cinecittà, rivolgendosi in particolar modo a tutti gli inquilini con cui ha avuto la fortuna di condividere le settimane. La lettera è stata indirizzata al sito Dagospia e da lì è stata diffusa: “Mi mancheranno molto gli uomini e le donne con i quali per un mese e passa ho convissuto nella dannatissima “Casa del Grande Fratello” che sorge, assieme straripante e impervia, sulla collinetta di Cinecittà”.
E ancora: “E siccome i miei compagni di avventura rimanevano a confabulare sino a tarda notte, laddove io mi attenevo alla ormai remota abitudine di chiudere la giornata entro alla mezzanotte, alla mattina non mi svegliavo mai dopo le otto. Quando ancora la gran parte della nostra congrega stava dormendo il sonno dei giusti”. E la lettera del giornalista si è conclusa con parole rivolte a una persona in particolare, Alex Schwazer.
“Vederlo allenarsi ogni mattina era per me, che amo lo sport alla pazzia, uno spettacolo indimenticabile. Alto 1,87 Alex è un uomo del tutto verticale. Dalla cintola in su è magrissimo, tutt’ossa. Dalla cintola in giù le sue gambe sono come segnate da un unico e lunghissimo muscolo che è come se le rendesse bollenti di agonismo. La sua falcata è ai confini con l’opera d’arte, le gambe è come se poggiassero sul terreno e rimbalzassero e attraversassero l’aria nello stesso tempo. Una falcata dopo l’altra, a un tempo che Alex cronometrava e che era superiore di niente a quello dei suoi trionfi di quindici anni fa. Di prima della pena che gli ha inflitto la Wada. Ti abbraccio, Alex”. E alcuni utenti hanno affermato: “Giampiero Mughini è il vincitore morale di questa edizione”.