Strage sull’autostrada, 8 morti nello scontro. Prima il sorpasso, poi lo schianto
Drammatico incidente in autostrada, uno schianto frontale tra due mezzi è costato la vita a otto persone. Ancora da chiarire la dinamica, ma dalle prime informazioni sembra che a causare l’incidente sia stata l’auto, una Honda Civic, guidata da un 21enne. La corsa è andata avanti per chilometri fino a quando un sorpasso azzardato ha messi di fronte la Honda Civic ad una Chevrolet Equinox, un Suv di 4,60 m di lunghezza. L’impatto è stato devastante, ha provocato la morte di tutti gli occupanti di entrambi i veicoli.
Sotto choc i soccorritori, una delle auto si è incendiata ostacolando ancora di più le operazioni. Da brividi la ragione dello schianto: pare infatti che il ragazzo stesse scappando dalla polizia. Ignorato l’alt aveva lanciato l’auto ad una folle velocità.
Texas, incidente stradale durante inseguimento: otto morti
A quanto si apprende il ragazzo stava trasportando in maniera illegale quattro migranti. È successo nella prima mattina di mercoledì 8 novembre sull’autostrada US57 al confine tra il Texas e il Messico. Non si tratta del primo incidente del genere. Le forze dell’ordine e gli automobilisti della contea di Zavala hanno affermato che l’autostrada US-57 è stata fonte di problemi in passato, non solo per le forze dell’ordine ma anche per gli automobilisti.
Lo sceriffo della contea di Zavala, Eusebio Salinas, ha detto che i suoi vice sono coinvolti regolarmente in attività simili a quella di mercoledì, in particolare sull’US-57. “Ad un certo punto avevamo una media di 10-12 inseguimenti in un periodo di 24 ore. Sì, è un problema serio, soprattutto in una contea delle mie dimensioni”, ha spiegato il poliziotto.
Lo sceriffo Salinas ha detto che la US-57 è una delle strade che vede più traffico perché collega un’importante autostrada al Messico: “Il 57 è uno dei nostri principali corridoi verso il Messico, verso Piedras Negras dall’IH-35″. “Solo l’anno scorso abbiamo avuto oltre 400 arresti di casi di traffico di esseri umani”, ha concluso Salinas.