“Perché sono stata fatta fuori”. Terremoto Monica Setta, la verità sul programma Rai saltato all’ultimo
Serena Bortone, la verità dopo la cacciata dalla Rai. “La giornalista è finita da mesi nel mirino di account fake o parodia, utilizzati in gruppo contro di lei”, aveva fatto sapere il sito Dagospia non molto tempo fa sulla conduttrice, alle prese non solo con un periodo alquanto delicato sotto il punto di vista lavorativo, ma anche con i duri attacchi hater. “Ci siamo scambiati anche telefonate extra lavoro. Ma dopo il fatto più sentita, nemmeno una telefonata”, aveva aggiunto sulla questione Memo Remigi durante l’intervista a Non è l’Arena.
La verità dopo la cacciata di Serena Bortone, è proprio Monica Setta a rompere il silenzio. Sarebbe stato il suo il nome atto a prendere il posto della conduttrice. Monica Setta come sostituta di Serena Bortone e poi? Nulla di tutto questo è accaduto, o meglio. Al posto di Serena Bortone e di Monica Setta, è subentrata Caterina Balivo.
La verità dopo la cacciata di Serena Bortone, è proprio Monica Setta a rompere il silenzio.
E oggi nel corso di una lunga intervista rilasciata per TvBlog, Monica Setta ha deciso di rompere il silenzio sulla questione: “Sono stata tra le persone sondate, ma immediatamente ho chiarito che non volevo prendere il posto delle colleghe. Non mi piace andare al posto di altre, perché poi si creano incomprensioni. A gennaio-febbraio 2023 Roberto Nepote del Marketing Rai mi disse: ‘Monica, secondo i nostri focus saresti adatta al pomeriggio di Rai1’. Io risposi: ‘Non mi interessa”.
E ancora: “Peraltro avevo già Generazione Z e volevo mantenere UnoMattina in Famiglia, che secondo me è un programma molto importante”. […] A UnoMattina in Famiglia sono una presentatrice, non un’autrice, quindi l’impegno riguarda solo la diretta, non la preparazione. Sono una grande lavoratrice, mia figlia ormai è grande, di tempo per lavorare ce ne ho”. Ma non finisce qui. Monica Setta ha aggiunto ancora qualche dettaglio in merito alla conduzione di Storie di Donne al Bivio e Generazione Z.
“È una coincidenza temporale, il pacchetto di Storie di donne al bivio è di sole otto puntate. Il programma sarebbe dovuto tornare in estate, ma siccome è andato bene e siccome il direttore Paolo Corsini aveva a disposizione la seconda serata del giovedì ci abbiamo provato. […] Se Generazione Z costa 6000 euro a puntata, Storie di Donne al Bivio non arriva ai 9 mila”.