“Ma por*a… Divento pazza”. Myrta Merlino esplode a Pomeriggio Cinque: “Posso dire la verità?”
Puntata incandescente di Pomeriggio Cinque, con Myrta Merlino furiosa come non mai nel corso dell’appuntamento del 10 ottobre. In diretta su Canale 5, non è riuscita a contenere la sua rabbia e ha successivamente chiesto scusa per le parole e i toni utilizzati. Ma la sua reazione è stata del tutto spontanea, dopo essersi soffermata su uno dei fatti più agghiaccianti degli ultimi anni. E quindi il suo nervosismo è stato palpabile.
Nei giorni scorsi, la conduttrice di Pomeriggio Cinque aveva fatto discutere per un altro motivo. Un like sospetto da parte di Myrta Merlino lascerebbe pensare che no, i rapporti con Barbara D’Urso non sembrano essere dei migliori come vogliono fare credere entrambe. Tutto sarebbe partito dal commento di un utente che ha sottolineato “Purtroppo questa gente che commenta ha completamente dimenticato le figuracce di chi presentava prima di te, hanno tutti improvvisamente dimenticato le frasi inopportune, le reazioni inopportune e soprattutto le faccine inopportune!”.
Pomeriggio Cinque, Myrta Merlino furiosa: “Io divento pazza”
In occasione della discussione su una terribile vicenda, che ha sconvolto l’Italia, la padrona di casa di Pomeriggio Cinque Myrta Merlino è esplosa così davanti al pubblico presente in studio e che la seguiva davanti alla tv: “Posso dirvi la verità? Si comprava vestiti da sera, comprava l’aragosta, si prendeva la limousine bianca. Ma porca miseria, se compravi tutte queste cose capirai pure che tua figlia moriva di fame. Io divento davvero pazza“.
E per concludere il suo intervento ha aggiunto: “Scusate, ma questa storia mi fa davvero tanto arrabbiare“. Il riferimento è alla morte della piccola Diana, deceduta di stenti a 18 mesi. Rinchiusa in prigione c’è la mamma Alessia Pifferi, accusata di averla lasciata sola a casa per diversi giorni. Sulla donna sarà effettuata una perizia psichiatrica, come disposto dalla Corte d’Assise di Milano. La bimba fu ritrovata senza vita in stato di disidratazione nel luglio dell’anno scorso.
La Procura invece ritiene che Alessia Pifferi non soffra di problematiche psichiche, ma che abbia avuto semplicemente “un atteggiamento scellerato e consapevole”. Quindi, secondo l’accusa, sapeva che quel suo comportamento avrebbe condotto Diana alla morte.